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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 26 febbraio 2017
Autore : Antonio Pasceri

 

 

 

Ricordato con una messa a Capistrano

Ora Franco Natale riposa nella sua terra

È considerato uno dei più noti pittori calabresi

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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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Si deve anche a lui
l'attribuzione a Renoir
dell'affresco del "Battesimo"
Capistrano: Franco Natale

È stata celebrata, nella chiesa matrice, in occasione del trigesimo, una messa di suffragio per il defunto Franco Natale, che nato nel 1936 a Capistrano, ritornò al Padre il 20 gennaio scorso nella sua casa di Sant'Agata di Militello (Me), dove, da alcuni anni, si era trasferito al fine di fare ritornare la moglie nel suo paese di nascita e di stare vicino ai suoi cinque figli che ivi si erano, dopo la laurea, impiegati e sposati.
Franco Natale, che è stato uno dei più noti pittori calabresi, dopo aver conseguito l'abilitazione magistrale all'istituto "Capialbi" di Vibo Valentia, aveva indossato la divisa dell'Arma e con il grado di brigadiere era stato anche comandante di stazione. Dopo alcuni anni, però, preferì ritornare alla vita civile per potersi interamente dedicare alla pittura, sua vera passione.
In breve divenne uno fra i più importanti pittori calabresi conseguendo numerosi premi fra i quali quello della quinta edizione della mostra biennale di Vigevano (1978), dell'Accademia internazionale "Città di Roma" (1990), della Biennale di Venezia "Amici del Quadrato" (1993) e così via.
Franco Natale, che negli anni Ottanta ricoprì le cariche di vicesindaco e di presidente della scuola media di Capistrano, da vari critici fu definito "maestro della luce" per quelle luci e cromatismo luccicante come il sole che sapeva imprimere alle sue tele.
In Capistrano e nel mondo artistico il nome del maestro Franco Natale rimarrà, inesorabilmente, legato (assieme ad altri come lo scrittore - pittore Sharo Gambino, lo storico Saverio Di Bella, il giornalista Michele Garrì, l’accademico Xante Battaglia, ecc.) all'attribuzione, fin dagli anni Sessanta, al grande impressionista francese Pierre Auguste Renoir del "rifacimento" dell’affresco "Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano", 1881, che si trova nella chiesa matrice di Capistrano.
Natale era solito confidare agli amici che la sua vena artistica trovava il massimo della sua ispirazione ed espressione solo quando si trovava a Capistrano. E forse anche per questo, oltre all'amore agli affetti che lo legarono sempre al suo paese natio ed ai suoi genitori espresse il desiderio (esaudito da moglie e figli) di essere sepolto nel cimitero di Capistrano.

 

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Fonte : Gazzetta del Sud del 26/02/2017 - Autore : Antonio Pasceri

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