Sei in >> Capistrano >> Cronaca >> Capistrano: Gli antichi e suggestivi falò nella sera del Venerdì Santo. Le pire vengono fatte in piazza Cavour e in piazza Colombo
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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 13 aprile 2017
Autore : Antonio Pasceri
Tradizionale e singolare usanza a Capistrano
Le pire vengono fatte in piazza Cavour e in piazza Colombo
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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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I fedeli capistranesi vivono, sempre con rinnovato fascino e con intensità emotiva, il Venerdì Santo
sia per i tradizionali riti religiosi (imponente processione pomeridiana con Gesù Morto e l'Addolorata al suono cadenzato e
triste dei tamburi, serale "Predica della Passione" e notturna visita alle Croci) sia per i due grandi falò che nella
tarda serata vengono accesi, in simpatica concorrenza fra loro, nella piazza Cavour, adiacente alla chiesa parrocchiale, e
nella piazza Colombo sita nella zona alta dell'abitato.
La secolare tradizione dei falò, unica forse nel suo genere, sorta ad iniziativa spontanea dei fedeli desiderosi di vivere più
realisticamente la vicenda umana di Gesù e dell'apostolo Pietro, si ricollega al fuoco acceso nel cortile del palazzo del sommo
sacerdote Caifa e presso il quale l'apostolo Pietro, accostatosi con la speranza di avere notizie sulla sorte del Maestro,
rinnegò, per come gli aveva predetto Gesù al termine dell'ultima cena, per tre volte di conoscere Cristo prima che il gallo
cantasse. Ad ammirare i falò giungono ogni anno persone provenienti da vari paesi vicini.
L'accensione dei falò, realizzati con tronchi e rami di alberi posizionati mo' di carboniera e con una grande e rudimentale croce
di legno in cima ad ogni catasta, avviene al termine della commovente "Predica della Passione" concomitante
con il sacerdote "predicatore" che, nella chiesa tradizionalmente stracolma di fedeli, schioda da una piccola Croce
una snodabile statuina di legno di Gesù Morto per consegnarla fra le braccia tese della statua lignea dell'Addolorata, portata
sull'altare da quattro fedeli precedentemente scelti dal parroco.
A seguire, tradizionale processione notturna (senza sacerdote) dei fedeli che, cantando il "miserere", seguono una
grande Croce di legno che, dopo essere passata dai falò, raggiunge il Calvario per poi ritornare in chiesa.
Non meno affascinanti sono la processione pomeridiana con Gesù Morto e l'Addolorata per le vie del paese ed il notturno e
tradizionale tragitto penitenziale della "visita alle Croci", posizionate in Piazza C. Colombo e al Calvario, con inizio
allo scoccare della mezzanotte, che centinaia di fedeli, partendo, a gruppi, dalla chiesa parrocchiale, devono percorre in
assoluto silenzio ed in personale preghiera e meditazione. Chi dovesse dire anche una sola parola deve ritornare in chiesa e
rifare, da solo, il percosso penitenziale.
Dal falò di Piazza Cavour, nella notte di Sabato Santo, essendo un fuoco nuovo, il parroco, mentre i fedeli gremiscono la chiesa
completamente al buio, inizia la Veglia Pasquale con la benedizione del fuoco e con l’accensione, da tale fuoco, del Cero Pasquale
con il quale entra in chiesa che, a poco a poco, comincia ad illuminarsi.
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Fonte : Gazzetta del Sud del 13/04/2017 - Autore : Antonio Pasceri
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