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Commenti alle Sacre Scritture
13/10/2024 - Anno B - XXVIII Domenica del Tempo Ordinario
Commento
Per acquisire una gioia senza fine bisogna disporsi al servizio di Dio con grande umiltà e con l'apertura di un cuore veramente libero. È libero chi segue Gesù senza fare calcoli; la radicalità alla sequela del Maestro è quella degli uomini liberi. Ed è per questo che gli scrittori del Nuovo Testamento annunciano il Cristo come la Sapienza di Dio comunicata al mondo… "E Dio disse: rifulga la Luce dalle tenebre , rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo" 〈2 Cor 4,6〉 . L'azione divina non esercita la sua efficacia se non per coloro che vogliono acconsentirvi mediante la fede. Lo Spirito che prega in noi dà alla nostra preghiera la sicurezza di raggiungere le profondità da cui Dio ci chiama, che sono quelle della Carità. La Sapienza è la grande protagonista di questa Domenica del Tempo Ordinario. Essa viene da Dio, si ottiene con la preghiera, è la fonte di ogni virtù e procura ogni bene: "lo splendore che viene da Lei non tramonta"… ci dice chiaramente la prima Lettura odierna, un testo bellissimo da rileggere tante e poi tante volte, per capire che la scelta per Dio non è quella del giovane ricco che ci descrive l'Evangelista Marco ma quella di chi si allena per metterla in pratica.
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Preghiera
Signore,
tutte le Tue opere sono meravigliose. La Sacra Scrittura conserva le Tue azioni e le Tue Parole affinché si abbia una chiara e immediata conoscenza di Te. Il Tuo messaggio è al di sopra del tempo e delle circostanze, supera ogni conoscenza. Esorti a comprendere che l'immortalità è la ricompensa della giustizia di chi ha saputo attualizzarla. Signore, Tu dai il gusto di una vita sempre più bella; animata dal coraggio, dall'iniziativa, dall'inventiva; sai far scoprire l'autenticità di ciò che è vero. Chi vive di Te ottiene una promessa: è quel cesto, carico di frutti buoni, consegnato a tutti gli uomini di buona volontà che hanno osservato e insegnato tutte le cose che hai comandato 〈cfr Mt 28,18-20〉.
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Barbara Esposito
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