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Commenti alle Sacre Scritture
29/09/2024 - Anno B - XXVI Domenica del Tempo Ordinario
Commento
Il Libro dei Numeri (36 capitoli), dal quale è tratta la Prima Lettura di questa Domenica, riprende il racconto della peregrinazione del popolo ebreo attraverso il deserto. La partenza dal Sinai è preparata da un censimento del popolo 〈cc 1-4〉 che spiega il titolo del Libro. Attraverso tutto il racconto sono messi in rilievo i benefici e i miracoli che Dio ha operato in favore del Suo popolo e l'obbligo di mantenersi a Lui fedeli: "fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il Suo Spirito", così termina il brano odierno del Libro dei Numeri, dal quale si evince la necessità di testimoniare, sempre e ovunque, la bontà del Padre. In questi nostri tempi di smarrimento, riversare lo sguardo e il cuore sui testi biblici, assume un significato pedagogico altissimo poiché essi orientano verso una direzione di crescita tesa ad eliminare tutti quegli ostacoli che si frappongono al messaggio di salvezza. Dare testimonianza al Signore è quello che ci ricorda, ancora una volta, l'evangelista Marco. La sua Parola tende ad esprimere che i gesti d'amore, soprattutto nelle difficoltà, sono il valore aggiunto alle nostre vite di creature. Tenendo i nostri occhi vigili su quelli del Padre, i sentieri da percorrere saranno sgombri da sassi e incertezze. Temiamo soltanto i giudizi del Signore che sono "fedeli e tutti giusti".
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Preghiera
Signore,
la vita cristiana è anche un combattimento permanente. Si richiedono forza e tanto coraggio per resistere alle tentazioni del demonio. L'azione del diavolo è facilmente riscontrabile nel clima di violenza, di inquietitudine che caratterizza la nostra società. Sappiamo, dalla storia biblica, che la Vergine Maria, Tua e nostra Madre, ha avuto il compito di sconfiggere satana, essendo l'Immacolata esente da ogni peccato. Ecco perché Tu ci hai messo accanto Maria. In Lei troviamo tutte le qualità che sono opposte alla vanità; ci indica quel cammino che non ci inchioda nei vizi, ma, equilibrandoci nel bene, ci predispone a saper vivere una morale liberante come i Suoi occhi che vivevano di cielo, spalancati sul vero bene.
Signore vogliamo tenerci accanto questa Regina del mondo, arrivata da noi dalle sorgenti del Sole, dalle colline della Galilea, con il suo lume sempre acceso per insegnarci a guardare solo a ciò che è infinito ed eterno.
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Barbara Esposito
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