Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> XXV Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - 22/09/2024
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Capistrano (VV), domenica 22 dicembre 2024 ~ Ore : 06:32:15 • New York: 22/12/2024 00:32:15 • Tokyo: 22/12/2024 14:32:15 • Sydney: 22/12/2024 16:32:15
Settimana dell'anno n° 52 - Trimestre 4 [dicembre] || ♑ Capricorno ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 357 - Giorni mancanti a FineAnno: 9: Precisamente 0 anni, 0 mesi, 1 settimane, 9 giorni, 233 ore, 14007 minuti, 840464 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:35 e tramonta alle ore 16:42 - Sant'Elia dalla Casta, Santa Francesca Saverio Cabrini, San Flaviano
||Solstizio d'Inverno||
Commento
La Sapienza, "Che viene dall'Alto", ci dice che il più grande è colui che serve: "sono venuto al mondo non per essere servito, ma per servire" 〈cfr Mc 10,45〉. Oggi, nel Vangelo, vediamo come gli Apostoli, camminando sulla strada insieme al Maestro, discutono su come ricevere gratificazioni personali. Il Signore, a cui non piace la grandezza legata al potere, li indirizza verso quella purificazione che è la vera umiltà. Prende a misura dei bambini e li indica loro per mostrare che il regno di Dio è di chi non può restituire nulla, dei semplici, degli indifesi. Stupisce questa sublime condiscendenza del Signore che si china a dialogare con l'uomo, creatura, senza dubbio, eccelsa, ma, talvolta, incapace di comprenderlo. Ecco perché bisogna avere sempre più, piena conoscenza di Lui. Nel Vangelo si vedono passare, senza interruzione, visioni umili: di pecore, di pastori, di secchi alla fontana, di lievito nella pasta e il Signore che parla per dirci di fare le più piccole cose come se fossero le più grandi. Il Vangelo ci attrae perché le Sue, sono pagine chiare, limpide, luminose. L'empio, invece, ci chiarisce la prima Lettura odierna del Libro della Sapienza, è colui che disprezza l'indifeso. Scopo del suo tempo è quello "di tendere insidie al giusto, metterlo alla prova con violenza e tormenti per conoscere la sua mitezza. L'empio è chi è privo di pietà, colui, in fondo, che non sa cos'è l'innocenza, l'innocenza di un bambino!
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Preghiera
Signore,
anch'io ho camminato per le vie d'Israele. Ho vissuto quel tempo scrollandomi di dosso ogni mia nota stonata, per cogliere l'atmosfera serena, intima e riempirmi della Tua presenza. La prima cosa percepita è che Tu hai iniziato a "servire" purificando tutti e ogni cosa, fin nei dettagli. Da quel Tuo servizio crollava il tempo dell'autoritarismo e della presunzione e cominciava quello della vera umiltà che è sapienza: "Vi ho dato l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi". Seguendo quelle Tue orme e quella Tua voce, mi è sembrato così naturale capire perché hai scelto la povertà estrema; perché hai scelto, a compimento della Tua missione, l'umiliazione estrema: il patibolo della croce. Delicatezza di un Amore, mi è parso di vederti conversare con i Tuoi discepoli mentre parlavi di vigilanza, preghiera, comunione. Poi, quando sono entrata in quella "sala", che una sera era stata "addobbata" per lasciare a tutti il Tuo Corpo e il Tuo Sangue, ho visto svanire tutto ciò che è nulla perché una voce tornava a dirmi: "Io ho Parole di vita eterna". Ora che sono nel mio spazio, nel mio tempo, intuisco, o Maestro e Signore, che la fede è coscienza di realtà soprannaturali, di realtà invisibili, e, allora, mi accosto al Tuo Corpo, al Tuo Sangue e chiedo il Tuo perdono, il tuo Amore perché così riesco ad assaporare le cose buone, le cose giuste, quelle sane, limpide e piccole.
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Barbara Esposito
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