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Commenti alle Sacre Scritture
21/07/2024 - Anno B - XVI Domenica del Tempo Ordinario
Commento
Il pastore al primo chiarore dell'alba guarda verso il cielo perché nessuna intemperia disturbi il proprio gregge. Egli cerca campi verdi, acqua e protezione da ladri, lupi e mercenari. Se le sue pecore pascolano tranquille, anche la sua fatica è appagata. Geremia, nel soffio della sua profezia, ci aveva avvisato: "Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite. I loro pastori le avevano sviate sui monti dell'infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo" 〈cfr Ger 50,6〉. La profezia di Dio "che era, che è e che viene", dona nel falegname di Nazareth, Figlio di Maria il "vero e buon pastore". Il Messia è il "luogo tranquillo "da cercare al mattino, a sera e in ogni istante della vita, affinché ci saziamo di tutte le sue qualità: responsabilità, autorità, Amore autentico, delicatezza e compassione. Il Signore Gesù, nel corso di tutta la Sua vita, sta sotto il segno di un "bisogna" che esprime la sua dipendenza alla volontà del Padre: "Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e che agisco come Lui mi ha ordinato" 〈Gv 14,30〉. Servendo Dio, il Messia salva gli uomini e rivela loro come il Padre vuole essere servito: nella donazione ai fratelli.
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Preghiera
Signore,
quando ci inerpichiamo su brulle colline rocciose, vorremmo arrivare fin sulle vette dove si trova l'erba più verde. I luoghi sassosi e arsi ci piacciono poco, preferiamo la vegetazione ricca dove la linfa splende nell'integrità della vita. Tu sei quella linfa che ci nutre e dona ristoro. Il Tuo ruolo è quello del Pastore dell'Amore che si adopera a far stare bene noi che Ti siamo stati consegnati. Sei il Pastore predetto dai Profeti 〈Ez 34, 1-31; Zc 11,4-17〉 capace di condurre veramente a salvezza. Al mattino ti cerchiamo, buon Pastore, poiché vogliamo che Tu ci guidi, con serenità, nelle nostre ore, nel nostro tempo, nella nostra storia. A sera chiudiamo gli occhi abbandonandoci al Tuo soffio di vita, perché proprio nella notte, nel buio, sentiamo ancora più forte la Tua protezione, al pari del pastore che ama le sue pecore e le tiene lontane da ogni sorta di male. Tu ci pensi Signore e noi diventiamo il Tuo poema d'amore perché sei immensamente, intimamente, il grande presente.
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Barbara Esposito
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