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Commenti alle Sacre Scritture
30/06/2024 - Anno B - XIII Domenica del Tempo Ordinario
Commento
Oggi il Vangelo di Marco ci riempie di gioia narrandoci due episodi che sono esplosioni di Luce. Ci piace questo Maestro che "tocca" e si fa "toccare". Le Sue mani, splendenti di Amore e Grazia, si posano anche su un cadavere che, per la Legge Antica, procurava contaminazione. La fede di Giairo va oltre, è un oltre! La fede dell'emorroissa va oltre, è un oltre! Oltre a ciò che è dubbio, oltre a tutto ciò che è incertezza. Il Signore guarisce e resuscita. Ecco perché possiamo cantare con il Salmo odierno: "Amore e giustizia voglio cantare, voglio cantare inni a Te Signore! Con il mio canto Ti voglio rendere grazie perché hai mutato il mio lamento in danza, la mia veste di sacco in abito di gioia, a Te si prostri la terra, a Te canti inni, canti al Tuo nome! Signore mio Dio, Ti loderò per sempre. Canterò senza fine le Tue grazie, con la mia bocca annunzierò la Tua fedeltà nei secoli" 〈dai Salmi〉. Il Libro dell'Esodo ci aveva informato che Dio è: "Misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco in benignità e fedeltà" 〈Es 34,6〉. Il Creatore per distruggere la morte, entrata nel mondo per invidia del diavolo 〈cfr Sap〉, ci ha salvati nel Figlio Suo, donandoci la vita, spezzando le ombre incerte e compiendo l'era nuova.
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Preghiera
Signore,
non mangeremo mai dell'albero della conoscenza del bene e del male, la nostra vita la vogliamo gestire sotto la Tua direzione, non dubitando della Tua potenza. Tu sei la vita là dove c'è la morte: fin dal giorno della Tua missione quando nel fiume Giordano lo Spirito Ti conferisce la potenza di dare inizio ad una nuova creazione guarendo e perdonando i peccati. Tu sei Colui che ci salva, dono generoso di vita, potenza che abbatte ogni morte. Oggi Ti vogliamo pregare per chi è prostrato davanti agli idoli, avvolto nel buio, nel dolore. Alza la Tua mano e salva ogni uomo poiché il peccato è il vero despota al cui giogo Tu, o Signore, ci strappi.
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Barbara Esposito
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