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Commenti alle Sacre Scritture
16/06/2024 - Anno B - XIDomenica del Tempo Ordinario
Commento
"Non amò per scherzo", è il titolo della biografia di una "beata" non lontanissima dai nostri giorni. Lei, avendo scoperto la "Verità" di Cristo Signore, si adopera per far crescere il Regno di Dio, spargendo il "buon seme", consapevole che i frutti matureranno a tempo debito. Si fida ciecamente della "Parola", infatti, la sua congregazione religiosa si estenderà rapidamente "come il volo della colomba in ogni parte del mondo". Ora è il tempo delle "messi", il grano biondeggia nei campi e la spiga sta per essere raccolta. Noi siamo stati attenti alla semina? Possiamo sperare di cogliere i frutti? Il tempo l'abbiamo avuto, avendo celebrato i "tempi forti" dell'anno liturgico. Se la risposta è sì, fidiamoci della Parola del Signore che, come ci dice Ezechiele nella Prima Lettura "É il Padre che fa seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco". Se siamo stati capaci di far fruttificare in noi la Sua Parola, allora possiamo celebrare la gioia con il Salmo odierno alla santa Messa: "É bello cantare al Tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il Tuo Amore, la Tua fedeltà lungo la notte". Notte e giorno si alternano perché la nostra vita canti all'Amore e getti il seme della Parola. L'umiltà, la pazienza, l'attesa ci fanno vivere come viandanti in un cammino imprevedibile esposto, però, alle sorprese di Dio.
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Preghiera
Signore,
vogliamo guardare alle spighe, ai fiori; contemplare cieli senza nubi, fiumi trasparenti e sentire quant'è bello il Tuo Regno. Tu sei il "Seme buono": spargi e ari un campo così vasto che attraversa terre lontane, varca oceani in un susseguirsi di tempo che non ha fine. Noi, il nostro computo del tempo, lo facciamo dall'alba del nuovo giorno: quello della Tua Resurrezione; da allora, niente ci è precluso, tutto è così chiaro. Quel "piccolo Seme" coltivato nel "Giardino dell'Amore" è diventato il "frutto benedetto" del quale noi non possiamo farne a meno. Ci poniamo in adorazione davanti al Tuo Seme intatto, eterno, poiché da lì scaturisce la nostra forza nel credere. Con umiltà, oggi, diamo Benedizione a Te e Ti offriamo ghirlande di fiori, rami d'ulivo e primavere di stelle!
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Barbara Esposito
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