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Commenti alle Sacre Scritture

12/05/2024 - Anno B - Ascensione del Signore 〈Solennità〉

Commento

Oggi, solennità dell'Ascensione del Signore, ci confrontiamo con l'introduzione al Libro degli Atti degli Apostoli che riassume l'intero ministero terreno di Gesù, i Suoi atti, le Sue Parole; l'elezione degli Apostoli, la passione, risurrezione e apparizioni. Questo passo costituisce il brano culminante dell'opera salvifica di Cristo. Il Signore, il giorno della Sua ascesa al cielo ci ha regalato il tempo e la vita, un binomio da non sprecare perché il paradiso, da allora, vive in noi, il Suo respiro che diventa il nostro respiro: "Vado per non lasciarvi mai più", questo è il saluto del Redentore; Egli è il "presente", oggi, ieri, sempre! Il Suo Spirito accompagna il nostro peregrinare nel mondo; l'Amore profila le sue alte quote perché Lui è dentro il cuore per colmare ogni vuoto. Gli Apostoli guardano il cielo e il loro Signore sale sopra le nubi dove "splende la sua bellezza e la Sua potenza" 〈cfr antifona d'ingresso alla Messa della vigilia〉. Per chi è stato in Galilea e ha guardato quel cielo, immagino, abbia cercato di cogliere le sfumature più antiche, quelle del tempo degli Apostoli. Al calar della sera, la volta celeste è una liturgia notturna. Ogni piccolo frammento ha qualcosa d'Eterno ma, agli Apostoli, gli Angeli recano il messaggio divino: "Gesù tornerà, non state a guardare il cielo". Ora, la vita celeste non è più rappresentata soltanto come una liturgia ma anche come una vita di carità, di unione fra gli uomini. Gli uomini sussistono nella loro personale distinzione ma vivono in un'unità perfetta di Amore, fanno tutti parte di una sola vita, sono cittadini di una sola città.

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Preghiera

Signore,
gli Apostoli, il giorno dell'Ascensione, hanno portato con loro un bagaglio di Luce, sprigionato nel mondo. Quando entro nella sede Apostolica, in vaticano, non mi soffermo molto sulle bellezze che pur contiene, gioisco, invece, per quella frase che mi intenerisce: "Hic est Petrus" 〈Qui è Pietro〉. Là c'è Pietro, arrivato da sotto il cielo della Galilea per dare concretezza alla Tua Parola o Gesù: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura" 〈Mc 16,15〉. Penso, allora, a quanto, davvero, Tu Signore hai agito insieme agli Apostoli. Pensando a Pietro, ho creduto che in Te non c'è che un solo spazio, un solo tempo, il Tuo. Tu sei Colui nel quale, la storia non avrà mai fine. Ogni passo compiuto sarà la Tua stessa strada, perché sempre nuovo è con Te il cammino. Io oggi, allora, guardo il cielo e il Tuo Tabernacolo perché so che: "Tu vivi nel tempo, sei presente tra gli uomini, sei la vita del mondo, il Pane che nutre la Chiesa in cammino" 〈cfr il canto di don Paolo Auricchio "Arderanno sempre i nostri cuori"〉.

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Barbara Esposito

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