Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> II Domenica di Pasqua - Anno B - 07/04/2024
Buon Giorno, visitatore, il tuo numero IP è : 18.217.237.68 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 31/03/2024
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Il sole sorge alle ore 07:35 e tramonta alle ore 16:42 - Sant'Elia dalla Casta, Santa Francesca Saverio Cabrini, San Flaviano
||Solstizio d'Inverno||
Commento
"I discepoli gioirono nel vedere il Signore", ci informa Giovanni, oggi, nel suo Vangelo. Sul corpo del Maestro, ancora visibili i segni del Suo martirio. Tommaso, l'Apostolo, li toccherà, in un secondo tempo, formulando una delle più belle espressioni di fede "Mio Signore e mio Dio". Se ognuno di noi, considera la Domenica, il giorno della Resurrezione, il giorno del Signore, nel suo Corpo e nel Suo Sangue, può testimoniare, assieme agli Apostoli, che Egli è l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine, la nostra salvezza e la nostra vita. Nella Bibbia, abbiamo visto come tante volte, Gesù manifesta il potere, ricevuto dal Padre, di riportare alla vita parecchi morti per i quali era stato supplicato. Queste resurrezioni, che ricordano i miracoli profetici, sono già l'annuncio velato della Sua. Fin dal giorno di Pentecoste la resurrezione diventa il centro della predicazione apostolica, perché in essa si rivela l'oggetto fondamentale della vita cristiana (At 2,22-35). Gesù è in persona "la Resurrezione e la Vita: chi crede in Lui, anche se morto, vivrà" (Gv 11,25). L'attesa della "redenzione del corpo" è tale che, per esprimerla, il linguaggio cristiano conferisce alla resurrezione una specie di imminenza perpetua" (cfr 1 Ts 4,17).
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Preghiera
Signore,
"il Tuo splendore è come la luce, bagliori di folgore escono dalle Tue mani: là si cela la Tua potenza" (Abacuc 3,4). "Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua... mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia alla Tua presenza" (At 2,25-28). Tu, Maestro, Crocifisso e Risorto, Ti sei reso visibile nel corpo perché noi avessimo l'accessibilità al Padre, ecco la rivelazione fatta a Giacobbe: la visione della scala che indicava il rapporto stretto tra cielo e terra; quella porta l'hai spalancata Tu, perché nella Tua comunione, anche noi ereditassimo l'incorruttibilità. Ora, i tuoi Apostoli, i tuoi martiri e tutti i credenti, cantano alla vita! Io voglio farlo assieme a loro, mio Signore, mio Dio e mio tutto. Mi educherò e mi nutrirò, in questo tempo Pasquale, con le sacre parole del Libro degli Atti degli Apostoli, perché, dentro c'è tutto di Te e di loro.
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Barbara Esposito
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