Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> IV domenica di Quaresima «Lætare» - Anno B - 10/03/2024
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Settimana dell'anno n° 52 - Trimestre 4 [dicembre] || ♑ Capricorno ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 357 - Giorni mancanti a FineAnno: 9: Precisamente 0 anni, 0 mesi, 1 settimane, 9 giorni, 233 ore, 13999 minuti, 839966 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:35 e tramonta alle ore 16:42 - Sant'Elia dalla Casta, Santa Francesca Saverio Cabrini, San Flaviano
||Solstizio d'Inverno||
Commento
Il Cronista dei due Libri delle Cronache (29 e 36 cc) abbraccia tutto il periodo compreso da Adamo fino al decreto di Ciro (538): Genealogie da Adamo a Davide; Saul, predecessore di Davide; installazione dell'Arca e organizzazione del culto; Salomone, costruzione e dedicazione del Tempio; dinastia davidica fino al decreto di Ciro. Motivo dominante dei Libri delle Cronache è l'attenzione per il Tempio di Gerusalemme e per il culto. La storia del secondo Libro si conclude quando Dio decreta la ricostruzione del Tempio. Nel Libro di Neemia che è conseguenziale al Libro delle Cronache, troviamo al capitolo ottavo l'invito a gioire per la ricostruzione del Tempio: «Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio, non fate lutto e non piangete (cfr Neemia 8,9).
L'ira di Dio della quale ci parla «oggi» il secondo Libro delle Cronache, si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia. In realtà, il Padre ha voluto per tutti noi la Legge dell'Amore, è questo il Suo essenziale progetto: la trasformazione dell'umanità intera nell'identità del Figlio Primogenito. La realtà della configurazione a Cristo è la dimensione disposta da Dio a favore di tutta l'umanità. Il Padre ha fatto di Cristo il cuore dell'universo; Egli vuole che i suoi adoratori lo adorino «In Spirito e verità», cioè nella piena conformità al Verbo Incarnato e al Divino Spirito. È questo il desiderio, il disegno di Dio. Ne deduciamo che, se l'uomo ha Dio come Padre, è evidente che nella sua natura è viva la presenza della natura divina.
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Preghiera
Signore,
oggi la Tua Chiesa ci invita ad essere lieti: «Rallegratevi, sfavillate di gioia (Is 66,10-11), perché la Pasqua è ormai vicina. La fede deve divenire «Luce» che tutto avvolge. «Per grazia siete salvati», ci ricorda san Paolo nella Lettera odierna e l'Evangelista Giovanni continua a parlarci di Luce che abbatte ogni tenebra. «Siamo tra coloro che credono», ci ammonisce l'Apostolo, perché «Chi non crede è già stato condannato».
Tu Signore, Figlio di Dio, dalla Tua Croce ci attiri a Te. Un giorno ce l'hai detto: «Quando sarò innalzato sulla Croce, attirerò tutti a me» (Gv 12,32). Il fondamento del nostro vivere e della nostra identità sta nell'accogliere le Tue Parole, che in noi devono aver vita. Se ci parli dobbiamo dare delle risposte. Quando ci accostiamo alla liturgia, Tu continui, nella Tua Chiesa, l'opera della nostra redenzione, e, se, ci sentiamo «Tua parte di eredità», dacci il gusto, la fede per lodarti e ringraziarti, perché, se abbiamo dentro la Luce del Tuo Spirito saremo fiaccole che ardono nella notte.
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Barbara Esposito
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