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Commenti alle Sacre Scritture
04/02/2024 - Anno B - V Domenica del Tempo Ordinario
Commento
"Tutti ti cercano", dicono gli Apostoli al loro Maestro che, instancabile, predica, guarisce, risana le folle che s'immettono sulle Sue tracce. Lo splendore che emana spaventa i demoni poiché loro sanno chi è: "il Figlio di Dio". Il Figlio di Dio, ci dice, oggi, Marco, guarisce a Cafarnao la suocera di Pietro, da una febbre, ci specifica. La casa di Pietro a Cafarnao è quella dell'accoglienza, del ristoro, dell'amicizia, anche per il Maestro, infaticabile nel percorrere sentieri per seminare il bene. Proprio a Cafarnao fa un gesto delicatissimo: solleva la donna prendendola per mano, e lei, guarita, mette subito in movimento quelle mani per servire. A questo siamo chiamati se ci sentiamo dei "guariti"; servire il Signore e servirlo nel nostro prossimo perché anche noi abbiamo bisogno di essere presi per mano e sentirci dei "protetti". Con Gesù scopriamo cos'è davvero l'amore verso il prossimo che è essenzialmente religioso per il suo modello: imitare l'Amore del Signore. È Lui che "l'ha effuso nei nostri cuori" (cfr Rm 5,5.). La storia della salvezza insegna che la liberazione dell'uomo dipende dalla sua soggezione a Dio e che "servire Dio è regnare" (Liturgia Romana).
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Preghiera
Signore,
la Tua Grazia che ci ha fatti passare dalla condizione di servi a quella di amici, ci permette di servirti così fedelmente da essere certi di partecipare alla Tua gioia. Noi credenti sappiamo che non possiamo fidarci solamente di noi
stessi, abbiamo sempre bisogno della Tua mano che alza le nostre e le benedice. Non dovrebbe cessare, mai, di elevarsi profondissimo il nostro rendimento di grazie, non c'è altra via per l'uomo se non l'immedesimazione piena a Te, nostro Maestro
e Signore. D'altronde, tutti noi cristiani per mezzo del Battesimo siamo passati al servizio Tuo e della Tua giustizia che è la vera libertà.
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Barbara Esposito
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