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Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> II domenica del Tempo Ordinario 2024 - Anno B - 14/01/2024

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Commenti alle Sacre Scritture

14/01/2024 - Anno B - II Domenica del Tempo Ordinario

Commento

Il Vangelo di Giovanni ha l'eccellenza di voler riportare incessantemente il credente alla persona e all'attività terrena di Gesù di Nazareth. Giovanni, in molti punti del suo Vangelo, precisa i dati dei "Sinottici": la durata del ministero di Gesù, la cronologia della passione. Oggi, ci indica l'ora esatta dell'incontro del Messia con i primi suoi due discepoli: alle quattro del pomeriggio. È in quell'ora che nasce la Chiesa? È in quell'ora che Gesù anticipa l'avvenire di Pietro, Cefa, la roccia? E' in quell'ora che il Maestro affida agli Apostoli la Sua missione? Giovanni Battista ormai è certo, mentre Lo vede passare, esclama con fede: "Ecco l'Agnello di Dio" e per primo Lo indica ad Andrea. Poi Andrea Lo annuncia a Pietro: "Abbiamo trovato il Messia"; è un annuncio ridondante che si trasmette da allora fino alla consumazione dei secoli. La Parola divina è un messaggio da diffondere come una realtà dinamica, una potenza che opera. Gesù è principio, centro, fine di questa narrazione biblica. È Lui che si deve cercare, a Lui dobbiamo credere. "Chi cercate"? Ripete a noi ancora oggi. Sentiamoci chiamati all'apostolato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica così ci illumina: "I fedeli laici hanno come vocazione propria quella di cercare il Regno di Dio, illuminando e ordinando le realtà temporali, secondo Dio. Attuano così, la chiamata alla santità e all'apostolato, rivolta a tutti i battezzati" (CCC 188).

* * *

Preghiera

Signore,
Tu sei "l'Agnello di Dio", lo ripeto ogni volta che mi accosto al Tuo banchetto Eucaristico. Ho sempre bisogno di credere che la salvezza la devo meritare con un cuore rinnovato dalla volontà di cercarti, di stare con Te in atteggiamento fiducioso e pregno di fede.
Tu passi tra i giardini della vita facendoci respirare la Tua Presenza. Il giardino, in fondo, è il Tuo cuore dove l'umanità può sentirsi riparata, protetta e pienamente amata. Quanti giardini vuoti crescono nel mondo, forse essi attingono linfa da errati comportamenti e linguaggi. La Tua Parola è, invece, un giardino rigoglioso in cui da ogni parte senti vibrare la vita, similmente a un vento lieve che passa regalando certezze. Chi vuole abitare il Tuo giardino è chiaro che fa un passo di qualità.
Siamo in cammino, dentro queste cinque bellissime Domeniche del Tempo Ordinario in cui Ti vedremo ripercorrere le strade d'Israele, agli albori della Tua missione. Dov'era la Tua casa? Il mondo e il cielo contenevano il Tuo annuncio. Camminavi sui sentieri della Tua terra e mi pare di vederti, giovane Rabbunì, ai piedi dell'Hermon, tra le sorgenti d'acqua, mentre invitavi a cercare la perla, il tesoro e infondevi nelle anime, beatitudine e pace. Quando le stelle illuminavano la notte come una carezza, ai Tuoi uditori rimaneva, ancora più splendente, la profondità dei Tuoi occhi. Nell'immensità di quel cielo, in un tempo senza fine, risuona sempre più il Tuo canto di vittoria che mitiga il male perché la storia percorre ancora e sempre la Tua presenza, mio Signore e mio Dio.

* * *

Barbara Esposito

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