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Commenti alle Sacre Scritture

10/12/2023 - Anno B - II Domenica di Avvento

Commento

Il Libro del Profeta Isaia è ricco di espressioni tenerissime con le quali Dio ripete a Israele il Suo Amore. Lo esorta a non temere, a non perdersi d'animo e ad attendere la liberazione che è vicina (cc 41.43). Ci informa il Profeta: "Ecco, faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia, non ve ne accorgete"? (cfr 43,19). La Seconda Lettera di Pietro, della quale leggiamo oggi un brano, è sviluppata secondo quattro grandi temi: la vocazione cristiana a partecipare della natura divina (1,4); la definizione del carattere ispirato delle Scritture (1,20 ss); guardarsi dai falsi dottori (cap. 2); e infine, la certezza della parusìa futura nonostante il ritardo e l'incertezza del suo giorno (cap. 3).
Il Vangelo di Marco comincia con la predicazione di Giovanni Battista, il Profeta integro, ricolmo di quella giustizia che lo fa parlare chiaro. Di lui conquista subito la sua rettitudine che sfocia nella grande umiltà di sapere riconoscere la grandezza del Suo Messia che battezzerà, tutti noi, non solamente con l'acqua ma con lo Spirito Santo.

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Preghiera

Signore,
Verbo divino e Luce del mondo, Ti attendiamo perché Tu venga, ancora una volta, a consolare chi è nel pianto, a liberare chi è in un potere oscuro, a guarire chi Ti prega con la speranza che Tu lo esaudirai.
Tu, Signore, troverai sempre chi Ti cerca su sentieri perduti, verrai per donare il Tuo Spirito, fonte della vera gioia. Noi esulteremo, canteremo per Te che sei il Salvatore del mondo, l'unico Redentore che segue i nostri passi come la più grande stella che fa brillare la notte. Re delle genti, sostieni la Chiesa che Ti attende impaziente mentre continua a testimoniare, con zelo, che tutti gli uomini di buona volontà vedranno la Tua gloria.

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Barbara Esposito

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