Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> XXXIV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - 26/11/2023 - Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo

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Commenti alle Sacre Scritture

26/11/2023 - Anno A - XXXIV Domenica del Tempo Ordinario - Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo (Solennità)

Commento

Oggi celebriamo la vittoria del Verbo di Dio. Se la storia umana non ha altro contenuto che la presenza di Cristo nel tempo, ha il suo compimento nel giudizio, che è la vittoria definitiva di Lui. Egli non lotta, non guerreggia ma opera la fine, compie il giudizio. Oggi leggiamo nel Vangelo la parola "maledetti", tale espressione indica che l'inferno è reale, non è solo la condanna e la fine del male, perché questa eliminerebbe l'inferno. L'inferno sussiste eternamente nel sussistere eterno di creature in cui il male si è incarnato (cfr Ap). Nel grande giorno del giudizio auguriamoci, allora, di non appartenere a tale categoria. "Fuori i cani (falsi apostoli, persecutori), i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna"! (Ap 22,15). Siamo stati salvati dal Sangue Prezioso di Cristo, come Agnello senza difetti e senza macchia: "Egli è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione" (Ap 5,12). Diciamo quindi, con le parole di san Pietro che: "siamo stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di Lui che ci ha chiamati dalle tenebre alla Sua ammirabile Luce" (1 Pt 1,18ss). Il "buon catechismo", da sempre ci insegna a mettere in pratica le sette opere di misericordia corporale e le sette opere di misericordia spirituale. Facciamolo, perché il metro di giudizio riguarderà l'Amore che avremo saputo profondere. Non dimentichiamo, inoltre, di fare riferimento, nella nostra vita, al "Santo Timore di Dio, uno dei sette doni dello Spirito Santo che ci aiuta a non offendere il Padre e a non smarrire la strada.

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Preghiera

Signore,
Re di gloria, Re vittorioso e giudice di ogni cosa, questa Tua solennità conclude un ciclo Liturgico. Domenica prossima inizierà l'avvento e ripercorreremo, nuovamente, la Tua storia, il Tuo tempo, la Tua vita, per cambiare, per amare, per essere degni del Tuo Regno. Sappiamo dove sei ora "con i Tuoi occhi fiammeggianti come fuoco, con una spada affilata a doppio taglio che esce dalla Tua bocca, con il Tuo volto somigliante al sole quando splende in tutta la sua forza. Hai una fascia d'oro che cinge il Tuo petto e i Tuoi capelli sono candidi come neve. La Tua voce simile al fragore di grandi acque e i tuoi piedi con l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiolo" (cfr Ap 1,12-16).
Signore, oggi Ti chiediamo di far splendere le "sette stelle" che tieni in mano su tutta la Tua Chiesa perché possa divenire sempre più "quell'Eden" che prepara e dona beatitudine all'uomo. Vogliamo amare Te e la Tua Parola: "Essa è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello Spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Te, ma tutto è nudo e scoperto ai Tuoi occhi e a Te noi dobbiamo rendere conto" (Eb 4,12). Signore, "posa su di noi la Tua destra, Tu che sei il Primo e l'Ultimo, il Vivente e hai potere sopra la morte e sopra gli inferi" (cfr Ap 17,18).

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Barbara Esposito

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