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Commenti alle Sacre Scritture
29/10/2023 - Anno A - XXX Domenica del Tempo Ordinario
Commento
"Se uno mi ama, osserverà la mia Parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui" (Gv 14,23). È chiaro che l'Amore che vuole il Signore da noi, è costituito dall'osservanza della Sua Legge, dei Suoi Comandamenti. Questi vietano ciò che è contrario all'Amore di Dio e del prossimo, e prescrivono ciò che gli è essenziale (cfr CCC 418). L'essere indifferente e ostile al proprio prossimo costituisce un'offesa a Dio. Non si può piacere a Dio Padre senza rispettare gli altri uomini, soprattutto i più abbandonati, i meno "interessanti". Non c'è che un solo Amore da imitare, quello di Dio, perché chi ama l'avversario, il nemico prolunga l'azione divina. Il vero Amore esiste quando c'è unità, fedeltà, apertura alla vita. Così, un uomo e una donna, con il consenso matrimoniale, esprimono la volontà di donarsi mutualmente e definitivamente, allo scopo di vivere un'alleanza di amore fedele e fecondo (cfr CCC 347). Perché contravvenire a tale indissolubilità? C'è la necessità di rinnovare il mondo sotto il segno del Cristianesimo, con quella redenzione che, prima di tutto, rimane essenzialmente un fatto interiore. La salvezza parte dal centro più profondo del cuore, dove risiede l'Amore e s'irradia verso l'ambiente in cui si vive, verso l'orfano, la vedova e poi, toccando la volontà e l'intelligenza, può coprire l'intero universo. Vivere il Paradiso in terra si può, basta rimanere, per sempre, nell'Amore di Dio, dono totale e supremo.
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Preghiera
Signore,
non giustificherò alcuna cosa che si oppone alla Tua volontà; il valore della mia vita è in Te che mi ami. Dammi sempre un tempo di pace in cui prevalga l'Amore,
semplice, puro, simile a un canto melodioso. Fammi amare le relazioni scandite dall'altruismo e dal servizio, in quell'atteggiamento di fedeltà al Tuo Vangelo che mi procura un
grande progetto di felicità. Quando non amo, accoglimi sotto il Tuo sguardo, posa Tu il mantello sulle mie spalle, perché possa continuare a far crescere i mille fiori della
pace. Amerò la Tua Parola finché essa "compia la sua corsa e sia glorificata" (2 Ts 3,1); avrò, per sempre, ancora amore per la Tua Parola che
"permane in eterno" (Is 40,8; 1 Pt 1,23-25). Per questa Tua Parola, bella, vera, giusta, io, con il Salmo odierno, continuo a dirti: "Ti amo, Signore, mia forza, mia roccia,
mio liberatore". Signore, come fa un non credente a non recepire che amando Te e i fratelli si vive già una realtà divina ed eterna?
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Barbara Esposito
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