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Commenti alle Sacre Scritture
28/05/2023 - Anno A - Domenica di Pentecoste (Solennità)
Commento
Per esprimere la pura bellezza della Pentecoste che si effonde, oggi, nella Chiesa, le nostre parole non possono bastare, diventano un balbettio dinanzi
all'immensità di questo Amore riversato. Il cuore di ogni uomo dovrebbe diventare un tabernacolo per accogliere il grande Dono della gloria divina. San Paolo ci spiega, nella seconda Lettura odierna, che:
"Nessuno può dire Gesù è il Signore, se non per mezzo dello Spirito Santo" (1 Cor 12,3). Ogni volta che iniziamo a pregare Gesù, è lo Spirito Santo che ci attrae sulla via della preghiera con la
Sua grazia preveniente. È sempre lo Spirito Santo che muove gli uomini ad entrare nella salvezza. La fede, pur restando un atto libero, sotto l'azione dello Spirito, muove la mente umana permettendole
di credere. Oggi, nella Parola del Vangelo, percepiamo la bellezza del soffio dello Spirito donato da Gesù ai suoi discepoli che invia ad amministrare i Sacramenti per trasmettere, ad ogni uomo, il germe
dell'immortalità (2 Cor 3,18). Il Catechismo della Chiesa Cattolica così cita: "Cristo, donando lo Spirito Santo agli Apostoli, ha concesso loro e ai loro successori, il potere di attuare l'opera della salvezza
per mezzo del sacrificio Eucaristico e dei Sacramenti, nei quali Egli stesso agisce per comunicare la Sua Grazia ai fedeli di tutti i tempi e in tutto il mondo" (CCC 222).
Oggi, con la solennità di Pentecoste, termina il tempo pasquale ma non finisce, nel nostro cuore, il fuoco della Resurrezione, certezza costante del nostro credere, poiché il Maestro e Signore, liberato dalla morte,
è divenuto "Spirito che dà la vita" (1 Cor 15,45).
* * *
Preghiera
Signore,
Tu sei l'Amore che comunica, che infonde consolazione.
Vogliamo portare il Tuo Spirito sempre con noi, dovunque, per diventare dispensatori di Luce. Chi rende testimonianza alla Tua Parola è stato afferrato dal Tuo Spirito e, mentre la Parola si fa sentire e conoscere,
lo Spirito rimane invisibile e agisce. La Parola è rivelazione, lo Spirito trasformazione interna.
Signore, lo Spirito Santo fa ripetere i tuoi atti; fa annunziare la Tua Parola; fa ridire la Tua preghiera; fa perpetuare, nella frazione del Pane, il Tuo ringraziamento; conserva tra i fratelli l'unione. La Chiesa esorta
ad invocare il Tuo Spirito in ogni occasione (CCC 561). Tu, o Spirito, che sei vento, fuoco, acqua, sei, soprattutto, "Colui che ci vede" (Gn 16,13). Tu, docile soffio di Verità, consolazione affabile
che procede dal Padre e dal Figlio, cammina con noi sino alla fine del mondo. Vogliamo dare ascolto alla Tua voce, perché la grandezza di ogni ministero apostolico sei Tu, sorgente purissima e inesauribile.
* * *
Barbara Esposito
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