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Commenti alle Sacre Scritture

16/04/2023 - Anno A - II Domenica di Pasqua - Domenica della Divina Misericordia o in Albis

Commento

Grandi cose ha fatto il Signore. Egli ha prolungato nei secoli l'opera della Sua Misericordia e noi, in questa Domenica, vogliamo lodarlo con l'espressione dell'Apostolo Tommaso, una delle più belle che la Chiesa tutta pronuncia: "Mio Signore e mio Dio". L'incredulità di Tommaso diventa, poi, elogio all'immensità di una gloria che risorge nel tempo senza fine. Non più viandanti, sulle strade del mondo, restiamo ancorati al Pane spezzato e coltivato nel Giardino dell'Amore. Per gli Apostoli la Resurrezione diventa il centro della predicazione perché in essa si rivela l'oggetto fondamentale della vita cristiana (At 2, 22-35). Contrariamente alle concezioni greche, in cui l'anima umana, liberata dai legami del corpo, va sola verso l'immortalità, la speranza cristiana implica una restaurazione integrale della persona; suppone, nello stesso tempo, una trasformazione totale del corpo, divenuto spirituale, incorruttibile ed immortale (1 Cor 15,35-53). Per tale ragione, il nostro desiderio legittimo di vedere e toccare, crolla difronte alla maestà dell'immensa Luce Pasquale. San Pietro, nella sua bellissima Lettera odierna, al capitolo secondo, ci esorta a desiderare la Parola di Dio, così come i bambini appena nati bramano il latte materno, per crescere, con essa, nella salvezza (1 Pt 2,2).

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Preghiera

Signore,
talvolta le nostre argomentazioni non sanno afferrare la Tua eccellente grandezza. Oggi, invece, tocchiamo, insieme a san Tommaso, le Tue mani e il Tuo corpo glorioso inondato di vita e di purezza. La Tua Resurrezione va irradiata nel mondo poiché sei guida e salvezza sicura; sei la promessa liberatrice del serpente ingannatore.
In adorazione, comprendiamo e rimaniamo stupiti perché il Tuo corpo glorioso non è racchiuso in un solo giorno ma si espande oltre il tempo e ci immette nell'eternità.
Benedetto sei Tu, o Signore, e benedetto chi gioisce con Te: gli uomini, il cielo, la terra, la creazione tutta chiamata a cantare le Tue lodi. Sempre nuova, ci presenti la strada da percorrere: ci regali, da portare con noi, un bagaglio di luce, che, aperto, sprigiona scintille di gioia!

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Barbara Esposito

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