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Commenti alle Sacre Scritture

02/04/2023 - Anno A - Domenica delle Palme

Commento

San Paolo nella sua Lettera ai Filippesi, in questa Domenica delle Palme, ci invita, nel nome di Gesù, a "piegare ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto terra". Noi accogliamo tale richiesta e, dopo aver salutato con palme e rami di ulivo il passaggio del Re dei Re che viene, nuovamente, a celebrare insieme a noi la Sua redenzione, ci incamminiamo sulle Sue orme a glorificare i suoi polsi e i suoi piedi trapassati da chiodi; le sue spalle lacerate dal trasporto del patibolo; il suo volto percosso e tumefatto (Is 50,6); la sua testa punta da un casco di spine; il suo fianco trafitto da una lancia dal quale uscirà sangue e acqua, fonte di vita per la nostra salvezza. Oggi, la Chiesa tutta, si disseta alle acque dello Spirito, poiché, nell'Agnello Immolato celebra la promessa del ritorno al Paradiso, via dataci da Colui che ci ha lavato dai nostri peccati nel suo sangue. Nessuno avrebbe potuto redimere l'uomo, tranne Lui, è proprio nell'Agnello Immolato che tutto vive. Il piano di Dio consiste nel porre Cristo come centro dell'universo, centro di ogni vita, fondamento di ogni realtà. L'Agnello che ora vive sul Trono dirà, a noi che attendiamo, Domenica prossima, la Sua gloriosa Resurrezione: "Io sono l'Alfa e l'Omega, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente" (Ap 1,8).

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Preghiera

Signore,
oggi vogliamo distrarci da un contesto attuale che relativizza, da una cultura in cui prevale l'individualismo e la frammentazione. Noi, uomini e donne del nostro tempo, siamo chiamati a intuire i percorsi di bontà e giustizia necessari per modellarsi e verificarsi sulla Tua grande opera di Redenzione. Ti celebreremo, in questa Settimana Santa, cercando di rinascere nello Spirito. Occorre potare i rami perché portino frutto. Occorre farsi nuovi nel modo di pensare, di volere e di agire. In questa opera di rinascita si entra solamente se ci si lascia condurre dall'ascolto del Tuo Spirito che ci feconda con la Grazia. La Tua obbedienza al Padre, o Signore e Maestro, fu piena condivisione d'amore: chi avrebbe potuto compiere questa missione se non Tu, Parola fatta carne, "per mezzo del quale tutto fu fatto e senza del quale nulla esiste".
Signore, veglieremo con Te durante la Settimana Santa, per trovare compiacimento nella Potenza infinita del Padre che riscatterà, con il fulgore della Resurrezione, il Tuo sacrificio di Redenzione e noi saremo lì a farci invadere, travolgere, dalla Tua Potenza infinita.

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Barbara Esposito

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