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Commenti alle Sacre Scritture

05/03/2023 - Anno A - II Domenica di Quaresima

Commento

Mosè ed Elia rappresentano la Legge e i Profeti. Gesù ha dato a tale Legge un rapporto di grande elevazione: l'ha illuminata di cielo. La nostra terra e la nostra esistenza hanno valore se sono proiezioni del cielo. Il Maestro fa salire sul monte i suoi discepoli per mostrare una celeste visione e, allora, l'attimo è diventato eternità! Nei racconti della Sacra Scrittura spesso si legge di alcune persone che invitano il Messia a casa loro e gli offrono qualcosa di bello. Il Signore e Maestro offre, invece, lì sul Tabor, che si erge nel cuore della Galilea, una grande lezione, quella di vivere nell'attesa che un giorno il volto degli uomini rifletterà la stessa luce del volto di Dio. Cristo porta a compimento la Legge antica (Mt 5,17 ss.), perché per mezzo Suo possiamo pregare e dire "Padre". Infatti, è ai puri di cuori che Gesù promette la visione di Dio (Mt 5,8). Pietro, sul monte, con stupore mistico, è invaso, da un momento di grazia, contempla il capo di finissimo oro del Maestro e il Suo Volto splendente, gli infonde la vera letizia.
Anche Abramo, come leggiamo nella Prima Lettura odierna, chiamato dal Padre, lascia la sua terra per andare a formare una nazione grande come le stelle del cielo. In questo tempo di Quaresima, abbiamo la possibilità, come Pietro e Abramo, di correre nelle nostre Chiese, per prostrarci in adorazione davanti a Gesù Eucarestia e condurre così i nostri passi sul sentiero dello Spirito. Lì c'è la vera Bellezza, dentro quel cuore presente e vivo che illumina, con la Sua Luce, la nostra vita di cielo.

* * *

Preghiera

Signore,
fa' che non rendiamo, mai, vana la nostra preghiera, perché sappiamo che se è fatta con il cuore, ci trasfigura e ci riempie di pace e di luce divina. "Ascoltatelo" è l'imperativo che dal Tabor ha riecheggiato per i secoli a venire. Quando il troppo rumore e il vociare vano tendono a disturbare tale imperativo, fa' o Signore che sappiamo fare posto a Te che sei lampada che brilla in un luogo oscuro, sei stella che sorge al mattino, sei Luce che splende più del sole. La Tua Trasfigurazione è stata destinata agli occhi per contemplare l'anticipo della Tua Resurrezione.
Maestro, Tu hai raccomandato ai Tuoi discepoli, mentre scendevi dal monte Tabor, di non parlare a nessuno di quell'eccelsa visione se non dopo la Tua gloria di Risorto. Noi, che abbiamo creduto che sei il Risorto dai morti, vogliamo proclamare che l'umanità può ascendere sul monte della Tua eccelsa dimora, nutrendosi di Te, Pane di vita eterna.

* * *

Barbara Esposito

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