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Commenti alle Sacre Scritture
18/12/2022 - Anno A - IV Domenica di Avvento
Commento
Il cielo, sopra la nostra umanità, sta per stillare, ancora una volta, la dolcezza di un Bambino, l'Emmanuele, il Dio con noi. In questa
quarta e ultima Domenica d'Avvento, emerge la bellezza di san Giuseppe, il custode di questo Bambino che ha fatto crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini (Cfr Lc 2,52).
Scoprire la figura di Giuseppe, vuol dire comprendere il significato delle parole "umiltà", "purezza", "disponibilità". La liturgia ci presenta Giuseppe
come l'ultimo Patriarca che riceve le comunicazioni dal Signore, attraverso i sogni (Cfr Gn 28,12-14; Mt 1,20-24). Egli è l'uomo "giusto e fedele", guida della Sacra Famiglia
nella fuga e nel ritorno dall'Egitto. Pio IX, ha dichiarato Giuseppe, patrono della Chiesa Universale, poiché il Figlio di Dio ha ricevuto le sue carezze da quelle mani sempre protese a
proteggere e accudire. La famiglia che cerca la custodia premurosa di san Giuseppe, saprà, certamente, allontanare il maligno che disgrega e annienta, ma che si disorienta difronte
al Timore di Dio. Il Libro dei Proverbi ci dice che: "Principio della Sapienza è il Timore di Dio" (Cfr 9,10). Abbiamo, dunque, piena fiducia che sotto lo sguardo benevolo
della Legge del Padre, l'uomo può arricchirsi interiormente e vivere secondo le attitudini etiche e sociali, caratteristiche dell'uomo giusto,
Giuseppe.
* * *
Preghiera
Signore,
siamo in attesa del Tuo Natale, Tu sei il Dono di Dio nelle nostre mani, rendile sempre pure e aperte come quelle di Maria, come quelle di Giuseppe. Se ascolteremo i passi gloriosi del Tuo
ritorno, come lampada che brilla, rischiareremo le tenebre per dare luce a tutto ciò che fu trasmesso dagli Apostoli, all'incremento della fede e all'amore per la Chiesa, nella sua dottrina,
nella sua vita e nel suo culto, perché il Tuo Regno di giustizia e di pace sia sempre in mezzo a noi nello splendore di quella Verità che sei venuto
a portare.
N. B.
Da martedì sera, sono rientrata da un meraviglioso pellegrinaggio in TERRASANTA organizzato dall'UNITALSI, alla presenza
del mio Vescovo della Diocesi e del mio Parroco.
Sono stati otto giorni sulle orme di Gesù: ho calpestato la Terra dove Lui ha vissuto e che io ho sempre sognato. Lì è il centro in cui tutto ha avuto inizio… emozione, gioia, bellezza,
preghiera, canto… è stato un tutt'uno per elevare al cielo ringraziamento e lode.
Per voi tutti che leggete questi miei commenti domenicali, ho portato una preghiera perché possiamo crescere, sempre più, nella conoscenza del Padre, dono immenso al mondo.
Vi invito, almeno una volta nella vita, ad entrare in quella TERRASANTA, augurandovi di gustare, così come ho fatto io, la presenza del Maestro: mi è parso di vederlo sul lago
di Tiberiade che, sorridendomi, mi indicava, ancora una volta, la strada.
Auguri a tutti voi, per un Natale di pace: Shalom, Alleluia.
Barbara
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Barbara Esposito
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