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Commenti alle Sacre Scritture

11/12/2022 - Anno A - III Domenica di Avvento

Commento

"Rallegratevi sempre nel Signore,
ve lo ripeto: rallegratevi.
Il Signore è vicino!" (Cfr Fil 4,4-5)

La Lettura odierna del Profeta Isaia, è un inno alla speranza, al gaudio, perché narra di una salvezza che promette felicità. È un invito a rallegrarsi nel Signore che viene a "schiudere gli orecchi dei sordi, a guarire lo zoppo, ad aprire gli occhi dei ciechi". La strada indicataci dal Messia è la "via santa" e, su quanti ritorneranno a Lui, "splenderà felicità perenne sul loro capo". Isaia, ancora una volta, dà un'indicazione esatta di quanto il Signore ha promesso a chi si accosta a Lui con fiducia e fede.
Matteo, nel suo Vangelo, in realtà, vuole dirci che, quando Giovanni manda i suoi discepoli da Gesù a chiedergli: "Sei Tu colui che deve venire", lo fa, non perché non fosse sicuro del Messia, ma per confermare i suoi discepoli nella fede in Cristo. Alcuni di loro, infatti, sono rimasti con il Maestro diventando suoi Apostoli. Giovanni è il precursore di Colui che è venuto nel mondo per salvarci e, i miracoli compiuti da Gesù ne sono la testimonianza più eccelsa. Il Messia ci ha indicato quella speranza che può dispiegarsi verso l'avvenire e sollevare, con il suo dinamismo, tutta la vita del credente. Il Nuovo Testamento ha stabilito, con chiarezza, la fede, la speranza, l'amore e non c'è nulla che può offuscare tale certezza.

* * *

Preghiera

Signore,
abbiamo bisogno di testimoni credibili che dicano, come ha fatto Giovanni, che solo in Te, la gioia vera coincide con l'affiancarsi ai soli e ai malati, ai tristi e agli oppressi, ai ciechi e ai sordi. A chi, in fondo, ha avuto poco dalla vita ma che può raggiungere la vera gioia se sa accostarsi al Tuo Amore misericordioso. È beato chi scopre Te, anche nell'oscurità del mondo, perché sei sempre un segno di speranza.
Rallegriamoci, dunque, non c'è spazio per la tristezza perché la Tua vita, Signore, distrugge ogni paura. Rallegriamoci perché sei venuto a liberarci da ogni male. Rallegriamoci perché, da quando sei giunto in mezzo a noi, possiamo essere tuo tempio vivo e Chiesa in cammino. Quando Ti offri nel Sacramento dell'Eucarestia, nel silenzio del cuore, capiamo che sei la vera forza dentro di noi, sentiamo la Tua voce che ci dà speranza e, crediamo, davvero, in un mondo nuovo, riempito della Tua presenza. Allora sarà Natale se Tu, Signore, rinasci dentro di noi.

* * *

Barbara Esposito

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