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Commenti alle Sacre Scritture
27/02/2022 - Anno C - VIII Domenica del Tempo Ordinario
Commento
"Io sono la Luce del mondo". È una delle affermazioni solenni di Gesù. La Sua Luce è la Divina Sublime Sapienza, è la Verità che fuga le tenebre e gli errori del nostro spirito. Proprio a favore di un cieco nato opera uno dei Suoi portentosi miracoli. Lo Spirito Santo ci ridona la vista, per diventare, a nostra volta, annunciatori di verità e di luce. Infatti, l'antifona al Vangelo di oggi, ottava domenica del tempo ordinario, così proclama: "Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la Parola di Vita". Chi segue Gesù non giudica, non si fa carnefice del fratello, anzi, con la forza e sull'esempio di Gesù Signore, può diventare davvero apostolo del Vangelo. Come non credere alla Parola di Cristo che, oggi ci riporta l'evangelista Luca: "Un discepolo non è più del Maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il Suo Maestro". La Sacra Bibbia è una sorgente di vita verso la quale tendere sempre il nostro sguardo, la nostra attenzione. Il tema della luce, infatti pervade tutta la Rivelazione, fin dalla Genesi. L'identificazione di Dio con la "Luce" si ha, in maniera specifica, sia nel libro della "Sapienza", sia in quello "Siracide" che oggi proclamiamo nella prima lettura. I sette libri "Sapienziali", oltre, appunto, a Sapienza e Siracide, sono: Giobbe, Salmi, Proverbi, Qoelet, Cantico dei Cantici. Proviamo ed impegniamoci a meditarli e riusciremo a capire che le "piccole" e "grandi" guerre recano la distruzione dell'uomo, la Luce e l'esempio di Cristo, al contrario, è libertà, pace, solidarietà, amore!
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Preghiera
Dio è Luce
Vorremmo, con la delicatezza dell'amore di Gesù, sentire la trasmissione dell'amore per i fratelli. Le parole degli uomini hanno grande valore quando sono sincere. Tante volte, queste parole possono essere inadeguate o imprecise: "Non sempre gli uomini - ci dice Gesù - sanno quello che dicono o fanno". Dio solo che conosce tutte le menti, tutti i cuori e tutte le volontà, non mente, non inganna, non finge. Le Sue, sono parole di vita eterna. Se preghiamo con il cuore, il Salmo 18 ci viene in aiuto: "Tu Signore sei la Luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le tenebre" (Salmo 18). Possiamo, allora, tentare di capire la "Luce" di Dio, se come scrisse Platone: «La luce del sole non è che l'ombra di Dio». Il Padre ci ha lasciato, nel Figlio Suo, nel Suo sacrificio Eucaristico, la Fonte della Luce. Possiamo chiedere la Sua forza, inginocchiandoci ai Suoi piedi, cibarci del Suo Corpo e pregarlo con queste parole: "Tu Maestro, colmo di tenerezza e di pace ci additi ancora il messaggio della croce, non facile da capire in un'epoca attratta dal benessere e dal relativismo. Ma noi vogliamo convergere al centro del Tuo Cuore, unica certezza della nostra Resurrezione e unica Verità".
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Barbara Esposito
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