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Commenti alle Sacre Scritture

19/06/2022 - Anno C - Santissimo Corpo e Sangue di Cristo - Solennità

Commento

Sant' Ignazio d'Antiochia così si esprime sulla Santissima Eucarestia: "In Essa noi spezziamo l'Unico Pane che è farmaco d'Immortalità, antidoto per non morire, ma per vivere in Gesù Cristo per sempre"!
Il sacrificio della Croce e il sacrificio dell'Eucarestia sono un unico sacrificio. Identici sono la vittima e l'offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell'Eucarestia. L'Eucarestia, dunque, è memoriale perché rende presente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta per tutte, sulla Croce in favore dell'umanità. Abbiamo tanti modi per definire questo Sacramento: Santa Messa, Cena del Signore, Frazione del Pane, Celebrazione Eucaristica, Memoriale della Passione, della Morte e della Resurrezione del Signore, Santo Sacrificio, Santa e Divina Liturgia, Santi Misteri, Santissimo Sacramento dell'Altare, Santa Comunione. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica, al paragrafo 282, leggiamo che: "Gesù Cristo è presente nell'Eucarestia in modo unico e incomparabile. È presente, infatti, in modo vero, reale, sostanziale, con il Suo Corpo e il Suo Sangue, con la Sua Anima e la Sua Divinità! In Essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e Uomo".
Nella prima lettura odierna, tratta dal Libro della Genesi, apprendiamo che il sacerdote Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino per la benedizione di Abramo, il quale tornava vittorioso dalla battaglia contro i re, suoi avversari. Nella preghiera Eucaristica cattolica si prega così: … "Guarda l'oblazione pura e santa di Melchisedek Tuo sommo sacerdote". Il sacerdozio di Melchisedek era anteriore e superiore a quello di Aronne, perché destinato a perpetuarsi in Gesù Cristo, mentre quello di Aronne aveva un compito particolare sino alla venuta del Messia (Eb 5,10). È singolare come Melchisedek offra pane e vino, allo stesso modo di Cristo che ci ha aperto un nuovo santuario, il cielo, vera casa di Dio, donando a noi la via (Eb 9-12).

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Preghiera

Oggi la nostra anima scopre la sinfonia più bella, poiché sprofonda nella Tua Eterna Bellezza, o Signore e Redentore. Tu sei il nostro cibo di eternità, il Tuo Sangue è vera bevanda che colma la nostra sete. L'universo intero vive di Te. A Tua immagine ci hai fatti. I nostri pensieri, le nostre vite Ti sono familiari. Dobbiamo renderti grazie, o Gesù Maestro, perché le Tue opere sono tutte belle. I nostri cuori ardono, quando ci accostiamo al Tuo Corpo e al Tuo Sangue, poiché Tu sei il Pane che nutre la Chiesa in cammino. Cosa desiderare di più bello, di più grande e di più santo di Te stesso che entri, con Corpo e Divinità, nelle nostre vite. Le nostre parole sono un balbettio, come la parola di Mosè che balbettava dinanzi alla Maestà divina, o come il suono rotto ed esitante dello Shofar. Il culto dovuto all' Eucarestia è quello di adorazione perché il Tuo Corpo, o Signore, è garanzia di Immortalità. Ci risuona nel cuore quel bellissimo salmo, il 91, che dovremmo avere sempre sulle nostre labbra, quando Ti abbiamo nel cuore e al mattino, appena svegli, mentre apriamo i nostri occhi al nuovo giorno che ci regali: "È bello dar lode al Signore e cantare al Tuo nome, o Altissimo, annunziare al mattino il Tuo Amore, la Tua fedeltà lungo la notte, sull'arpa a dieci corde e sulla lira, con canti sulla cetra. Poiché mi rallegri, Signore, con le Tue meraviglie, esulto per l'opera delle Tue mani".
Tu, Sole della nostra vita, vieni, oggi, nelle nostre strade, nelle nostre case e, soprattutto, posati sui nostri cuori, con la Tua dolce e ineffabile Presenza.

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Barbara Esposito

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