Sei in >> Capistranesi >> Barbara Esposito >> Commenti alle Scritture >> XVII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C 24-07-2022
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Commento
Nell'Antico Testamento abbiamo, in Abramo, un profondo rivelatore del significato della preghiera. Egli è, in tal senso, un modello perché
cammina alla presenza di Dio, lo ascolta e gli obbedisce. Abramo osa intercedere per i peccatori con audace confidenza. Il concetto di discepolato è condizione essenziale per la salvezza, non
possiamo dirci "di Dio" se poi non attuiamo la Sua Parola, pensando di vivere senza di Lui.
Nel Padre Nostro, presentatoci da Luca in questa domenica, vogliamo soffermarci sul termine "venga il Tuo regno". Gesù ci ha insegnato che la volontà di Dio si deve attuare, durante
il cammino dell'uomo, con la forza potente della preghiera.
La preghiera vocale associa il corpo alla preghiera interiore del cuore. Anche la più interiore delle preghiere non potrebbe fare a meno della preghiera vocale. In ogni caso, essa deve sempre sgorgare
da una fede personale. Con il "Padre Nostro", Gesù ci ha insegnato una formula perfetta di preghiera vocale. Anche il canto liturgico, eseguito con fede, ha una potenza elevatissima di lode
al Signore poiché pregare cantando, è una delle massime espressioni della bellezza.
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Preghiera
Signore,
un giorno hai detto ai Tuoi discepoli che noi, Tue creature, siamo puri. E lo siamo in forza del Battesimo, dono immenso, che ha posto in noi il sigillo dello Spirito Santo, ovvero della Sua presenza divina
in noi. Per questo, non vogliamo concentrarci sui nostri difetti, ma sulla nostra purezza, dataci da Dio che ci ha costituiti "figli della Luce". La preghiera del Padre Nostro, che sale continuamente
sulle nostre labbra, è la comunicazione con l'Onnipotente, tre volte santo e perfezione assoluta. Un canto liturgico così recita: "Dio del cielo, scendi con noi a cantare questa vita". La vita può
diventare canto e bellezza se accogliamo la Tua Parola, se riusciamo a sentirci piccoli davanti alla Tua Maestà infinita. Tu sei tenda, riparo, pace, conforto e magnificenza.
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Barbara Esposito
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