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Capistrano (VV), giovedě 21 novembre 2024 ~ Ore : 09:49:31 • New York: 21/11/2024 03:49:31 • Tokyo: 21/11/2024 17:49:31 • Sydney: 21/11/2024 19:49:31

Settimana dell'anno n° 47 - Trimestre 4 [novembre] || ♏ Scorpione ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 326 - Giorni mancanti a FineAnno: 40: Precisamente 0 anni, 1 mesi, 6 settimane, 40 giorni, 974 ore, 58450 minuti, 3507028 secondi!

Il sole sorge alle ore 07:06 e tramonta alle ore 16:45 - Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, Madonna della Salute

 

Il dipinto

«Il passato è la più vitale tra le esigenze dell'animo umano»
(Simone Weil)

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Aprii la porta e vidi danzare, nella stanza antica, un pulviscolo in sospensione. Un lieve vento fresco mi avvolse quando chiusi lentamente l'uscio. "Entra!", mi disse la vecchietta e la sua voce mi rammentò l'infinito, dove tutto sembra perdersi. Guardai la finestra dai vetri opachi e vidi qualche ragnatela che attraversava, inconsapevole, il tempo. Sul piccolo divano, dove era seduta la donna, vi erano stampati delicati fiori, ormai appassiti quanto il sofà. La guardai, notando sul suo volto, una tranquillità di bambina innocente e io annegai nei suoi occhi profondi. "Siediti!", mi disse, "so che stai cercando qualcosa, io ti posso aiutare", si strinse, con le mani ancora belle, lo scialle sulle spalle e cominciò a parlare. Un fiume di parole, cadenzate, ritmiche e dolcissime. Ogni tanto, un piccolo colpo di tosse, la fermava, prendeva fiato e continuava a narrare. Faceva gesti vaghi, come ad indicare un tempo lontanissimo, memore di uno scrigno che solamente io avrei potuto aprire. Ella mi apriva scenari immensi e io mi inabissavo in quel racconto sempre più coinvolgente. Udii dei passi sulla strada e, istintivamente, mi volsi verso la finestra, dove un'ape cercava una fessura per volare via. Io, invece, stupefatta, rimanevo lì ad ascoltare un sogno sospirato da tempo. Fuori stormiva un venticello leggero mentre mi sentivo struggere dalla tenerezza. Lieve, come una poesia, la voce della nonnina, mi incantava, riempiendo la mia anima di bellezza. Avrei voluto allargare le braccia e cingerla in un abbraccio profondo, sussurrandole semplicemente il mio grazie. Ero giunta alla meta. Una strana, segreta, felicità stava per prendere il sopravvento. "Vieni!", mi disse. Si alzò, lentamente, e si diresse verso un baule antico. Mentre l'apriva, uno scricchiolio si fece udire, quasi stesse aspettando una mano che lo schiudesse. Un profumo di lavanda e di ginestra si sprigionò da una biancheria candida e ben ordinata. La nonnina, sempre con tanta dolcezza, levò le prime pieghe, scostò alcune lenzuola e affondò le sue mani in fondo al baule. Finalmente estrasse qualcosa. Era un incarto bianco che lei mi porse con un gesto controllato, attento. Capii di essere vicina ad una certezza perché i battiti del mio cuore accelerarono. Si svelò, ai miei occhi, un dipinto inondante di luce dove era raffigurata una fanciulla bellissima, dal volto ardentemente gioioso. La figura era fusa in un paesaggio dalle tonalità rosate, con spruzzi di verde. Guardai, emozionatissima, in calce al dipinto e vidi una dedica: "Alla Mademoiselle Capistranese che ha colorato di letizia un breve periodo della mia vita" P.A. Renoir. "è tuo!", mi disse la vecchina, "era di mia nonna e io l'ho custodito per tutta la mia vita, conservalo per me, non lo abbandonare e scrivi di questo prezioso tesoro, regalalo alle future generazioni, fa' in modo che i sogni non finiscano e la memoria resti viva". I miei occhi colmi di gratitudine bastarono a far felice la nonnina che mi salutava, con la convinzione che il suo dono avrebbe attraversato il tempo, in un universo senza fine. Uscii fuori, il sole era già alto nel cielo, quasi a ricordarmi che un'altra estate stava già arrivando.

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P.S.
«Nessuno si ricorderà di te per i tuoi pensieri segreti, chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerli. Dimostra ai tuoi amici e a chi ti vuole bene quanto sono importanti per te».
(Gabriel Garcia Marquez).

Monterosso Calabro 06/06/2023 Barbara Esposito

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