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Fonte : Il Quotidiano della Calabria
Autore : Marisa Galati
Data : 08 agosto 2012
Monterosso. In 65 pagine mette a nudo i sentimenti più intimi di fede e amore verso Gesù
Quarta opera per Barbara Esposito
La scrittrice monterossina ha appena pubblicato il libro "Rabbunì, Maestro!"
La scrittrice monterossina Barbara Esposito, dopo "Una piccola e semplice storia"
(Calabria letteraria, 1998), "È passato Renoir da Capistrano?" (Calabria letteraria, 2000) e "Titina Manduca.
Una catechista" (Edizioni Adhoc, 2010), pubblica "Rabbunì, Maestro!" (Falco Editore, 2012).
Un piccolo scritto, di 65 pagine, in cui l'autrice mette completamente a nudo i sentimenti più intimi
di fede e di amore verso l'eterno maestro, "Gesù". Viaggiando indietro nel tempo, si introduce nella
casa del "Nazareno", attraversa, sulle ali della fantasia, le viuzze, i prati, i campi calpestati dai piedi
santi del Signore; ripercorre, sorretta dal Vangelo, i momenti più suggestivi della vita del
Rabbunì: l'incontro con gli apostoli, con i discepoli, con i credenti; collega sapientemente vicende
vissute alle predizioni dei Profeti e insegnamenti trasmessi alle urgenze dei nostri tempi; trasmette
la speranza di chi crede e contagia della gioia di chi vive nella grazia di Dio: "Io mi sentirei una
stolta a non credere a quel «In verità vi dico» pronunciato dal Maestro tante e tante
volte sulla strada della Palestina. La sua affermazione di verità è per me la garanzia della gioia
che mi fa vivere come se fossi portata costantemente su una mano enorme che mi dà
tranquillità e sicurezza".
La scrittrice, in particolare, narrando "di un mattino radioso che ha sconvolto la storia a Gerusalemme
e di una testimone che ha visto e udito" si è immedesimata nella figura più discussa della
storia del cristianesimo "Maria Maddalena", donna derisa e umiliata, peccatrice redenta. Si
è soffermata sul suo riscatto: "Il Maestro, che legge nei cuori, ha visto in questa povera
donna, l'amore più vero, quello senza tentennamenti e dubbi"; l'ha voluta a "testimone"
della Sua resurrezione; così la donna "impura" è divenuta "maestra di vita spirituale". La
sua conversione dà fiducia alle tante anime aberranti che cercano una guida nel tortuoso
sentiero della vita.
Una storia riletta e reinterpretata migliaia di volte da uomini della Chiesa e laici, da storici,
teologi, filosofi, letterati, ma che sempre coinvolge per la sua capacità di dare risposte a
problematiche attuali: "Noi ancora oggi, dopo mille e mille anni ancora, ti seguiamo, unico
Maestro e Signore, mentre Sali sul colle di Sion, affascinati e redenti dal messaggio che
hai recato. Tu unico modello della nostra vita. Tu unica salvezza per Maria Maddalena e
per altre ancora che, senza Te, sarebbero bersaglio di lancio di pietre tirate da uomini
ottusi capaci anche di scegliere e misurare le pietre da lanciare: né troppo piccole da
non poter essere considerate pietre, né troppo grandi da uccidere subito il
condannato".
Un volumetto interessante, che si trova nelle edicole locali, dimostrazione che
"chi appartiene al Signore non può tenere nascosto il suo annuncio".
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Autore: Marisa Galati - Tratto da "Il Quotidiano della Calabria" del 08 agosto 2012
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