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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 18 febbraio 2017
Autore : Antonio Pasceri
La viabilità sulla Monterosso-Capistrano-San Nicola da Crissa
Il piano stradale continua lentamente a sprofondare
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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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Il protrarsi della chiusura, sia pure temporanea, del tratto dell'ex statale 110 compreso fra il bivio Angitola e quello di Maierato,
a causa della difficile rimozione di un residuato bellico, riporta alle menti dei Capistranesi, e non solo, le difficoltà e l'insicurezza che sull'ex statale 110
s'incontrano a causa di atavici avvallamenti e buche, sempre più numerose, profonde e ampie.
Il pensiero corre, immancabilmente, sulla pericolosità del viaggiare lungo la strada provinciale n. 47 Monterosso - Capistrano - San Nicola da Crissa. Ciò,
soprattutto, perché il tratto tra Capistrano a San Nicola da Crissa (da dove, poi, si proseguire per le Serre e i paesi dello Ionio e anche, attraversando
Filogaso, per Vibo), è stato reso ulteriormente intransitabile dalle avversità atmosferiche dei mesi scorsi.
Chi la percorre non sa più a quale Santo votarsi e dove mettere il piede o far passare le ruote dei motocicli o degli auto o dei pullman senza l'apprensione
di subire dei danni ai mezzi.
Gli automobilisti, per evitare qualche buca o almeno quelle più pericolose, sono costretti a continui ed estenuanti zig-zag che non di rado li costringono
a miracoli di guida per evitare lo scontro con gli automezzi che provengono dal senso contrario. Numerosi scontri frontali fra automezzi verrebbero
continuamente evitati dalla perizia degli autisti e dal loro buon senso di viaggiare quasi a passo d'uomo in presenza delle buche sull'asfalto. Chi non
conosce le condizioni della strada e le sue insidie è, però, esposto ai rischi che è facile immaginare e difficile evitare.
L'amministrazione provinciale di Vibo Valentia, continuando a rimanere insensibile all'obbligo istituzionale di mantenere l'idoneità delle proprie strade,
non solo contribuirebbe, secondo cittadini e automobilisti, ad agevolare il danneggiamento delle strade dalle avversità atmosferiche e dall'usura, ma
avrebbe potuto favorire taluni ladri che hanno smontato e trafugato dai guardrail un centinaio di metri di tubi passa-mano di sicurezza (nel tratto
Capistrano - San Nicola da Crissa) e alcune grosse pietre che, lavorate a mano, nel 1920, in occasione della costruzione del tratto di strada
Monterosso - Capistrano, erano state posizionate a coronamento dei parapetti in muratura sia per abbellirli che per fornire un comodo e breve
riposo ai tanti contadini che si ritiravano stanchi dalle campagne.
Intanto, al disinteresse dell'ente proprietario della strada (l'amministrazione provinciale da anni si limiterebbe ad emettere solo ordinanza per la
viabilità invernale su strade di montagna e di collina) molti attribuirebbero anche un altro sprofondamento del piano stradale che si è verificato
nelle vicinanze dell'abitato di San Nicola da Crissa, dove, agli inizi degli anni Settanta, si verificò un pericoloso smottamento di qualche centinaio
di metri, che avrebbe sgretolato anche un sottostante edifico pubblico costruito per abitazioni, con conseguente immediato sgombero dei nuclei
familiari.
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Fonte : Gazzetta del Sud del 18/02/2017 - Autore : Antonio Pasceri
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