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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 17 dicembre 2015
Autore : Antonio Pasceri
A Capistrano
Particolarmente sentita la benedizione ai neonati e ai più piccoli
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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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La comunità capistranese ha concluso i festeggiamenti in onore del suo santo patrono, San Nicola di Bari, la cui statua lignea, scolpita nel 1849 a Serra San Bruno da Venanzio Pisani a devozione dell'allora parroco don Domenico Manfrida, fu subito situata in una delle tre nicchie dell'altare della navata sinistra dell'edificio di culto parrocchiale, che era stato appena ricostruito, in stile tardo barocco, dopo la distruzione subita dal terremo del 28 marzo 1783.
Particolare attenzione è stata posta dai numerosi fedeli all'omelia del parroco che ha ricordato, fra l'altro, la vita di San Nicola e alcuni miracoli, fra i quali quelli i cui simboli sono rappresentati, sempre, assieme alla statua del santo: le tre mele d'oro a simboleggiare le altrettante borse di monete che nascostamente San Nicola fece giungere a un padre che, caduto in sfortuna, non aveva il danaro per sposare le tre sue figlie; la stiva con tre bambini a ricordare che San Nicola risuscitò tre bambini che un malvagio macellaio aveva ucciso e deposto nella salamoia per vendere la carne.
Per quest'ultimo miracolo San Nicola è anche detto il Santo dei bambini, per cui il parroco Calafati, da anni, dedica la seconda santa messa ai bambini, neonati compresi, accompagnati dai genitori.
Al termine della celebrazione, il parroco ha impartito la solenne benedizione ai bambini e ai fedeli presenti e poi si è fatto raggiungere, ai piedi dell'altare maggiore, da tutti i bambini (molti di essi, per la tenera età, in braccio ai genitori) ai quali ha consegnato un dono.
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Fonte : Gazzetta del Sud del 17/12/2015 - Autore: Antonio Pasceri
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