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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 18 luglio 2015
Autore : Antonio Pasceri
La viabilità nel comprensorio di Capistrano e San Nicola da Crissa
È saltato in più punti l'asfalto e i cedimenti del terreno hanno aperto degli avvallamenti assai pericolosi
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Antonio Pasceri
CAPISTRANO
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La situazione
L'ex strada statale 110 fu concepita e fatta
realizzare dal re Ferdinando di Borbone per
trasportare i prodotti finiti dalle acciaierie di
Mongiana e di Fabrizia al porto di Pizzo Calabro,
da dove, poi, venivano imbarcati per Napoli
ed altri porti. Era la strada che il re stesso
percorreva a bordo della sua carrozza per
raggiungere questa parte del regno e, in particolare,
per rendersi conto di persona della produzione
delle acciaierie di Mongiana.
Le condizioni, da allora ad oggi, non sembrano
essere migliorate. è auspicabile che
l'amministrazione provinciale di Vibo Valentia
provveda, con lavori di pronto intervento,
al ripristino immediato del sottofondo di misto
mancante e per l'eliminazione delle buche e degli
avvallamenti per prevenire danni agli automobilisti
e all'economia della zona.
Sono anni, ormai, che cittadini e amministrazioni comunali del circondario, e non solo, protestano
denunciando l'impercorribilità e la pericolosità dell'ex strada statale 110 che dall'Angitola giunge a Serra
San Bruno e Mongiana e della strada provinciale Monterosso - Capistranon - San Nicola da Crissa, completata negli anni
1926-1927.
L'ex statale 110 presenta sempre più numerose buche nella carreggiata, la quale, all'altezza del lago Angitola, subito
dopo il bivio per Maierato (per chi scende verso il mare), presenta addirittura tratti privi di asfalto con sprofondamenti del
piano stradale, tanto che sono in molti a chiedersi il perché, stante la sua pericolosità, non venga sistemata con
pochi metri cubi di misto o, meglio ancora, di bitume oppure chiusa al transito.
Altre situazioni d'impercorribilità e pericolosità sussistono lungo la strada provinciale Capistrano - San Nicola da Crissa
che, da poco, si sono aggravate, in particolare, agli inizi dell'abitato di San Nicola da Crissa, dove la strada è sprofondata
formando un gradino di una diecina di centimetri da un argine all'altro della strada, senza che l'amministrazione provinciale di Vibo
Valentia (che ha competenza anche sulla ex statale 110) abbia provveduto a eliminare tale grave pericolo con l'addolcimento di pochi
metri cubi di bitume. Anche per questa strada sono molte le lamentele e le preoccupazioni dei cittadini.
Le due strade, che collegano Capistrano al resto del mondo, sarebbero da anni dimenticate dall'amministrazione provinciale di Vibo
Valentia per cui aumentano l'usura e la scomparsa del manto di conglomerato bituminoso e dello stesso sottofondo di misto
granulometrico, ossia dell'ossatura della strada, per cui le numerose buche sono pericolose a pedoni, ciclisti, motociclisti e
autisti di automezzi privati e pubblici.
È appena il caso di ricordare che tali strade sono attraversate quotidianamente da pullman, auto, moto che si muovono
da e per Vibo Valentia, Serra San Bruno, Catanzaro, Tropea, Soverato, ecc. per cui la grave situazione viabile è anche
di pregiudizio al decollo di queste terre collinari delle serre calabresi, ove si consideri che l'insicurezza della
percorribilità delle strade provinciali farebbero desistere i turisti estivi, che affollano la nostra Calabria, a
visitare questi centri. Si tratta di località che offrono un demanio boschivo meraviglioso e fantastico con attrezzate
aree pic-nic, bellezze paesaggistiche di rara suggestione, l'affresco "Il battesimo di Gesù", 1881, esistente
nella chiesa matrice di Capistrano ed attribuito al grande impressionista francese Pierre Auguste Renoir
(1841-1919), il museo della civiltà contadina di Monterosso Calabro, la Certosa e la pineta di Serra San Bruno, i resti
dell'acciaierie borboniche di Mongiana.
Una mulattiera. Un tratto della ex statale 110 oggi di competenza della provincia di Vibo Valentia
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Fonte : Gazzetta del Sud del 18/07/2015 - Autore : Antonio Pasceri
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