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Fonte : Gazzetta del Sud
Data : 01 ottobre 2014
Autore : Nicola Rombolà

 

 

 

Arte e cultura a Capistrano

La ricerca di Pasceri conferma «Quell'affresco è di Renoir»

Il giornalista
documenta
le sue conclusioni

 

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Nicola Rombolà
CAPISTRANO
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Antonio Pasceri

Lo storico. Antonio Pasceri

L'opera "Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano" nella chiesa parrocchiale di Capistrano, è del grande pittore impressionista francese Pierre Auguste Renoir. Lo attesta Antonio Pasceri, nel libro intitolato "Renoir da Napoli alla Calabria - 1881/1882 da Napoli a Capistrano di Calabria - Memoria popolare, storica e giornalistica" (casa editrice Kimerik).
In questa ricerca il giornalista e studioso di storia locale, dimostra con resoconti di memoria popolare, storici e giornalistici, che l'affresco è stato "rifatto" nel 1881-1882 da Renoir (1840-1919).

Dell'impressionista
francese
"Il battesimo di Gesù
al fiume Giordano"

Il caso dell'attribuzione era stato sollevato nel 1966 dallo scrittore-giornalista Sharo Gambino (1925-2008) e poi dal pittore locale Franco Natale, che hanno individuato in Renoir quello "sconosciuto pittore straniero" che tra la fine del 1881 e l'inizio del 1882 aveva soggiornato in Capistrano e aveva "rifatto" gli affreschi in Chiesa.
A catalizzare l'attenzione, il libro "Renoir mio Padre", scritto dal figlio Jean (1894-1979) che aveva ricevuto le notizie direttamente dall'anziano e ammalato padre. Dopo la pubblicazione di questa monografia (1962), la Calabria fu invasa da turisti tedeschi, inglesi e, soprattutto, francesi che speravano di trovare qualche ritratto fatto da Renoir, circoscrivendo le loro ricerche nella zona del Vibonese, zona ritenuta come la più probabile per il soggiorno di Renoir, perché il settimanale Epoca, nel 1952 (come aveva notato Gambino), nella rubrica "Lettere al direttore", pubblica una lettera di una donna che chiedeva chi potesse essere il pittore che aveva fatto il ritratto alla sua nonna quando era bambina, chiamandola "mademoiselle". Ma tutti i ricercatori si erano soffermati a cercare nei paesi vicini al mare e mai in quelli interni e soprattutto in quelli come Capistrano che erano stati notoriamente privi di strade di accesso.
Pasceri, nella sua veste di giornalista, ma anche di amministratore (sindaco di Capistrano dal 1964 al 1989) e di presidente della Pro Loco (dal 1984 al 2011), non ha mai smesso la sua ricerca per reperire fonti e testimonianze "storiche", specialmente dopo che, convinto della presenza di Renoir a Capistrano, si è detto anche lo scrittore Andrea Camilleri.
Per la sua documentata ricostruzione, il lavoro di Pasceri (che si avvale della prefazione dello storico Saverio Di Bella), rappresenta un importante risultato, su cui storici e critici d'arte, ma anche la Soprintendenza, dovranno prendere atto.

 

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Fonte : Gazzetta del Sud del 01/10/2014 - Autore Nicola Rombolà

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