Sei in >> Fiabe >> Il barbone
Buon Giorno, visitatore, il tuo numero IP è : 18.222.20.3 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 31/03/2024
Capistrano (VV), giovedì 21 novembre 2024 ~ Ore : 09:32:45 • New York: 21/11/2024 03:32:45 • Tokyo: 21/11/2024 17:32:45 • Sydney: 21/11/2024 19:32:45
Settimana dell'anno n° 47 - Trimestre 4 [novembre] || ♏ Scorpione ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 326 - Giorni mancanti a FineAnno: 40: Precisamente 0 anni, 1 mesi, 6 settimane, 40 giorni, 974 ore, 58467 minuti, 3508034 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:06 e tramonta alle ore 16:45 - Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, Madonna della Salute
In una casa di campagna, vivevano due fratelli, una sorellina
di cinque anni ed un cane di nome Virgola. Tutte le mattine andavano a lavorare in giardino.
Un giorno uno dei fratelli decise di abbandonare la sua casa e di darsi all'avventura, era disposto a rischiare
grosso per evadere dalla campagna, anche se aveva poco denaro in tasca. Due giorni dopo la partenza, stanco, avvilito,
riposò vicino ad un ponticello, dove si specchiava la sua immagine nell'acqua sottostante. Presto si accorse
che sul bordo del lago vi era un vecchio barbone. Vedendolo in quello stato pietoso ed affamato, cercò di aiutarlo
dandogli quel poco che rimaneva nella sua tasca e togliendosi anche di dosso la giacca per farlo riparare dal freddo.
Il vecchio barbone, balbettò al giovane: «Lasciami morire, figliolo; sono un vecchio decrepito, non posso
più lavorare, in casa i miei figlioli non mi vogliono più. Sono ormai un ostacolo da togliere di mezzo,
perciò ho deciso di morire qui, lontano da tutti; come un appestato sono trattato, chiedo l'elemosina
per tenermi in vita».
Luigi, così si chiamava il giovane, rimase scosso da quelle parole che gli toccarono il cuore e pensò al suo
papà che non aveva più e al gesto che aveva fatto abbandonando la casa dei suoi cari. Di colpo gli venne
un'idea: aiutò il povero vecchio ad alzarsi e gli disse: «Signore, la porterò a casa mia,
dove sarà accolto a bracci aperte, e troverà affetto, comprensione ed un tozzo di pane, senza doverlo
elemosinare».
Il vecchio, ringraziando, si avviò con lui. Poco dopo arrivarono a casa, dove il vecchio fu accolto con tanto calore:
la piccola Tiziana, legò subito amicizia chiamandolo persino nonno. Passarono due settimane, il povero vecchio
si ammalò gravemente, ma prima di morire disse: «Voglio benedirvi figlioli: mi avete accolto come un
padre e non eravate figli miei; avete diviso quel poco che avevate con me. Ora vecchio muoio e porterò con me
una grossa ferita nel cuore».
* * *
Autore: Sconosciuto
www.mpasceri.it © copyright 2010 - 2024 ~
XHTML