Sei in >> Fiabe >> Il girasole ed il grano - Un nuovo fiore
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Capistrano (VV), giovedì 21 novembre 2024 ~ Ore : 09:47:04 • New York: 21/11/2024 03:47:04 • Tokyo: 21/11/2024 17:47:04 • Sydney: 21/11/2024 19:47:04
Settimana dell'anno n° 47 - Trimestre 4 [novembre] || ♏ Scorpione ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 326 - Giorni mancanti a FineAnno: 40: Precisamente 0 anni, 1 mesi, 6 settimane, 40 giorni, 974 ore, 58452 minuti, 3507175 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:06 e tramonta alle ore 16:45 - Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, Madonna della Salute
In un tempo lontano, in una bella distesa di grano, nacque un nuovo fiore. Era
diverso da tutti gli altri, e le spighe, con il loro dolce ondeggiare cullate dal vento lo guardavano con diffidenza «un estraneo tra
noi» dicevano «che sciagura, rovinerà lo splendido panorama che solo noi riusciamo a creare!», a volte lo
prendevano in giro, la spiga Gina diceva: «Ma guardati sei proprio strano, sei troppo giallo, sarai malato?». E il fiore dal
lungo stelo, si sentiva sempre più solo, sempre più triste, e mentre cresceva la sua testa si chinava in basso, per la
vergogna di essere diverso.
Le spighe, vedendo che il nuovo arrivato non si difendeva neanche, presero ancora a elogiare le loro qualità una volta raccolte,
facendo sentire il nostro fiore ancora più inutile. Dicevano in coro: «con i nostri frutti si fa la farina, con la farina si
fanno i biscotti le torte e pure la pastasciutta di cui ogni creatura ne va ghiotta!» e la spighe gemelline gli dicevano:
«e tu, dicci un po', a cosa servi? Secondo noi proprio a niente!». E lo strano fiore si chinava sempre più a guardar
la terra!
Ma un giorno passò di lì una donna con il suo bambino, e le spighe eccitate dai complimenti che sapevano avrebbero
ricevuto, si sussurrarono l'un l'altra a bassa voce: "coprite il buffo fiore, di modo che non lo possano vedere!». Ma il
bambino curioso notò lo strano fiore tra le spighe di grano, fece avvicinare la sua mamma, e le chiese: «Mamma
cos'è questa pianta, a che serve, perché è così china?».
La donna riuscì a vedere attraverso la sua solitudine e si commosse, versò una lacrima che finì proprio al centro
del cuore del giovane fiore, che sentì per la prima volta un'emozione d'amore. «È un girasole, il più bel
fiore, - disse la mamma - è nato per caso tra le spighe di grano e non sentendosi accettato ha chinato il capo, forse non sa
che i suoi tanti fratelli sono talmente belli e talmente fieri da avere il capo eretto per guardare in faccia il sole. E poi, piccolo mio,
immagina che questa distesa di grano sia un bel piatto di pastasciutta condita da un filo d'olio, il frutto del suo girasole».
Da allora il girasole alzò il capo per guardare il sole da mattina fino a sera, ma senza rancore per le sorelle spighe, che
chiesero perdono per il male causato ma soprattutto capirono che un fiore non è peggiore solo perché diverso,
che ogni creatura porta dentro di sé la propria bellezza e lo scopo della propria esistenza, e che invece di canzonarlo
per tanto tempo avrebbero semplicemente potuto aiutarlo.
* * *
Autore: Sconosciuto.
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