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Capistrano (VV), lunedì 31 marzo 2025 ~ Ore : 23:04:46 • New York: 31/03/2025 17:04:46 • Tokyo: 01/04/2025 06:04:46 • Sydney: 01/04/2025 08:04:46

Settimana dell'anno n° 14 - Trimestre 1 [marzo] || ♈ Ariete ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 90 - Giorni mancanti a FineAnno: 275: Precisamente 0 anni, 9 mesi, 39 settimane, 275 giorni, 6600 ore, 396055 minuti, 23763313 secondi!

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Il filo dall'alto del ragno

Il filo dall'alto del ragno

In un radioso mattino di settembre un piccolo ragno giallo decise di costruire la sua tela.
Girovagò a lungo ai margini del bosco, salì su un alto albero, poi si calò giù attaccandosi al suo filo lucente e si posò su una siepe spinosa.
Lì cominciò a costruire la sua tela lasciando che il filo, lungo il quale era disceso, reggesse il lembo superiore di tutto l'impianto.
Era un'opera bella e grande che si slanciava verso l'alto, e quasi scompariva nell'azzurro del cielo. Passavano i giorni e il ragnetto diventava grande. Quando le mosche scarseggiavano si vedeva costretto ad ampliare la tela; e questo gli era possibile proprio grazie a quel filo che scendeva dall'alto, del quale non si riusciva a vedere la fine.
Una mattina il nostro amico, vuoi per il freddo della notte, vuoi soprattutto per la fame arretrata, si svegliò di pessimo umore e così, di punto in bianco, decise di fare un giro d'ispezione sulla tela: controllò ogni angolo, tirò ogni filo, rimise tutto in ordine, finché notò nella parte superiore della rete un filo teso verso l'alto di cui non ricordava la funzione e nemmeno l'esistenza. Di tutti gli altri fili conosceva l'importanza, i punti di snodo, i ramoscelli dove erano stati fissati; ma quel filo inesplicabile non andava da nessuna parte.
Il ragno cercò di osservare da ogni angolatura, si rizzò sulle zampette, guardò con tutti i suoi occhi… ma non riuscì a capire dove andasse a finire.
«A cosa serve questo stupido filo… - disse il ragno - via i fili inutili!». Un colpo di mandibole e… patatrac! Tutto gli rovinò addosso.
Aveva dimenticato che, un lontano mattino di settembre, lui stesso era sceso giù da quel filo, e da lì aveva iniziato a tessere la sua tela. Ora, invece, si trovava a giacere sulle foglie della siepe spinosa, imprigionato nella sua stessa rete divenuta ormai un piccolo, umido cencio. Era bastato un solo istante per distruggere una magnifica opera e soltanto perché non era riuscito a capire l'importanza di quel "filo dall'alto".

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