Sei in >> Fiabe >> L'onda e il mare
Buona Notte, visitatore, il tuo numero IP è : 3.147.73.110 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 20/04/2025
Capistrano (VV), domenica 23 febbraio 2025 ~ Ore : 04:00:58 • New York: 22/02/2025 22:00:58 • Tokyo: 23/02/2025 12:00:58 • Sydney: 23/02/2025 14:00:58
Settimana dell'anno n° 9 - Trimestre 1 [febbraio] || ♓ Pesci ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 54 - Giorni mancanti a FineAnno: 311: Precisamente 0 anni, 10 mesi, 44 settimane, 311 giorni, 7483 ore, 449039 minuti, 26942341 secondi!
Il sole sorge alle ore 06:55 e tramonta alle ore 17:53 - San Policarpo di Smirne
L'onda chiese al mare:
«Mi ami?»
Ed il mare le rispose:
«Il mio amore è così forte che ogni volta che ti allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le
mie braccia. Senza te, la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto, senza emozione. Tu sei l'essenza del mio esistere.»
L'onda fu felice. Tra le braccia del mare.
Facendo finta ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose.
Ed ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé.
Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l'onda bianca
lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta
a volte di non poterlo fare, perché l'onda potesse assaporare anche essa quella precarietà che rende le cose preziose.
L'onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni. E fanno finta che sarà l'ultima volta
che l'onda partirà verso la terra, per non tornare più, ma poi, alla fine, è più forte su tutto il bisogno di riprendersi.
Nel sogno di un amore senza fine.
* * *
Autore: Angelo Mincione - Teramo
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