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Settimana dell'anno n° 47 - Trimestre 4 [novembre] || ♏ Scorpione ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 326 - Giorni mancanti a FineAnno: 40: Precisamente 0 anni, 1 mesi, 6 settimane, 40 giorni, 974 ore, 58455 minuti, 3507351 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:06 e tramonta alle ore 16:45 - Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, Madonna della Salute
San Rocco nacque nel 1295 a Montpellier, ove pure morì
dopo un viaggio in Italia. Dapprima fu oggetto soltanto di culto locale, quindi il suo nome passò nel
Martirologio Romano, sotto la data del 16 agosto. La congregazione dei Riti sotto Urbano
VIII ne autorizzò la Messa e l'Ufficiatura in tutte le chiese
a lui dedicate.
La festa liturgica di San Rocco è il 16 agosto.
Oratio:
Populum tuum, quæsumus, Dómine, continua pietáte custódi: et, beáti Rochi
suffragántibus méritis, ab omni fac ánimæ et córporis contagióne
secúrum. Per Dóminum nostrum.
Orazione:
Custodisci, o Signore, il tuo popolo, con assidua protezione e amore, e, pei meriti del beato Rocco, difendilo
da ogni contagio dell'anima e del corpo. Per nostro Signore.
O San Rocco, nostro avvocato,
dalla Francia siete venuto
e la peste avete guarito
con amore e carità
e per tutte le città.
Voi soffriste gran dolore,
foste sempre abbandonato,
il cagnolino vi ha confortato,
e del pane vi ha portato
o San Rocco nostro avvocato.
San Rocco di Montpellier,
siamo tutti bisognosi
di salute e di timore
Voi vedete i nostri cuori,
provvedeteli per pietà.
Quando siamo sul letto ammalati,
Vi chiamiamo ad alta voce,
San Rocco pellegrino,
modello di carità,
tutto pieno di purità.
Cavaliere avventurato
di Giovanni e di Iberia,
donna di grazia e carità
che stillò nel figlio suo
grandi opere di pietà.
A vent'anni è rimasto orfanello
tutto nudo e poverello
e suo zio lo disprezzava
e con schiaffi lo minacciava
questo è il santo che tutti salvava.
Si vestì di duro saio
con una corda si strinse il suo corpo
girò Roma e la Toscana
e dei miracoli operava
peste e morbo sradicava.
Si vestì da giovanetto
al terz'ordine divino
Cesena e Rimini ha salvato
e dalla peste le ha liberate
Salvatore da tutti è chiamato.
Rifiutando ogni onore
si portò a Piacenza con tanto amore
dove la peste faceva strage
col solo segno della Croce
confortava gli appestati.
O San Rocco nostro avvocato
Voi guardateci dai perigli
ché noi siamo i vostri figli
gran santo di carità
ed abbiate di noi pietà.
O glorioso San Rocco, vero modello di carità verso
Dio ed i fratelli, noi fiduciosi ricorriamo alla vostra potente intercessione.
Voi, che per imitare più da vicino Gesù, avete dato i vostri beni ai poveri, avete vissuto
da povero ed avete consacrato la vostra vita al servizio dei bisognosi e degli appestati, soffrendo disagi
d'ogni sorta ed atroci dolori allorché siete stato colpito dalla peste, concedete anche a noi la grazia
di non avere il cuore legato ai beni di questo mondo e di accettare con rassegnazione le sofferenze ed i
dispiaceri di questa vita per meritare quella gloria che voi già godete in Paradiso.
Così sia.
Glorioso San Rocco, che per la vostra generosità nel consacrarvi al servizio
degli appestati e per le vostre continue orazioni vedeste cessare la pestilenza e guarire tutti gli infetti in
Acquapendente, in Cesena, in Roma, in Piacenza, in Montpellier, in tutte le città della Francia e
dell'Italia da voi percorse, ottenete a noi tutti la grazia di essere per la vostra intercessione costantemente
preservati da un flagello così spaventoso e così desolante.
Gloria ...
Glorioso San Rocco, che colpito da morbo pestilenziale nell'atto di servire ad altri
infetti, e, posto da Dio alla prova dei più spasmodici dolori, domandaste ed otteneste di essere
posto lungo la strada, indi da quella scacciato, fuori della città vi ricoveraste in povera capanna,
ove da un Angelo vennero risanate le vostre piaghe e da un cane pietoso ristorata la vostra fame,
recandovi ogni giorno un pane tolto alla mensa del suo padrone Gottardo, ottenete a noi tutti la grazia
di soffrire con inalterabile rassegnazione le infermità, le triboloazioni, le disgrazie tutte di
questa vita, aspettando sempre dal cielo il necessario soccorso.
Gloria ...
Primo giorno
O glorioso San Rocco, che distaccato dalle agiatezze della tua nobilissima casa e vestito da povero pellegrino ti consacrasti generosamente al servizio degli infermi e dei moribondi colpiti da malattie contagiose ed epidemiche: ti preghiamo di staccare il nostro cuore da tutte le vanità del mondo e, infiammati dal sacro fuoco della carità, possiamo sacrificarci pienamente a vantaggio di coloro che soffrono e sono maggiormente abbandonati.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Secondo giorno
O glorioso San Rocco, che, sconosciuto dagli uomini, in abito così miserabile, e solo conosciuto da Dio, esponesti il delicato tuo corpo ai disagi incessanti ed alle aspre fatiche di lunghissimi viaggi per il bene del prossimo afflitto da sventura: fa' che anche noi, superate le difficoltà e le amarezze del pellegrinaggio terreno, imitandoti nel soffrire per amore di Gesù Cristo, possiamo incamminarci verso la patria celeste dei beati.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Terzo giorno
O glorioso San Rocco, che per la tua generosità nel consacrarti al servizio degli appestati e per le tue continue orazioni vedesti cessare la pestilenza e guarirne tutti gli infettati in Acquapendente, in Cesena, in Roma, in Piacenza, in Montpellier, in tutte le città della Francia e dell'Italia da te percorse: ottieni a noi tutti la grazia di essere - per tua intercessione - costantemente preservati da un flagello così spaventoso e così desolante.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Quarto giorno
O glorioso Santo, tu che conoscesti che base della vera perfezione è l'umiltà profonda: ottenici che, considerando i nostri peccati e la estrema nostra fragilità, impariamo a disprezzare le cose fugaci della terra e ad intendere che il Dio che resiste ai superbi, dona agli umili i tesori infiniti della sua grazia, e unendoli a sé li rende capaci delle più grandi opere di bene.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Quinto giorno
O glorioso Santo che, compreso l'infinito valore della Croce e della Passione di Gesù, volesti mortificare il tuo corpo in ogni maniera sapendo che le pene di questa vita sono fonti preziose di merito e di gloria per il Cielo: ti supplichiamo di ottenerci la grazia che, in mezzo ai ribrezzi ed alle croci della vita sappiamo imitare la santa rassegnazione di Gesù nel Getsemani e sul Calvario.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Sesto giorno
O glorioso San Rocco, che riuscisti così bene a sacrificare non solo gli agi e le cose di questo mondo, ma anche a sacrificare te stesso nella perfetta rinuncia di tutti i tuoi risentimenti umani: ottenici da Dio che anche noi, morti alla nostra volontà e ai nostri gusti disordinati, ci decidiamo a seguire Gesù per la via della Croce, e fa' che non ci manchi la forza necessaria per sopportare le pene e le avversità di questa vita.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Settimo giorno
O glorioso San Rocco, che colpito da morbo pestilenziale nell'atto di servire ad altri infetti, e posto da Dio alla prova dei più spasmodici dolori, domandasti ed ottenesti di essere posto lungo la strada, e quindi, da questa scacciato, ti ricoverasti fuori della città in una povera capanna dove da un Angelo vennero risanate le tue piaghe, e la tua fame fu ristorata da un cane pietoso che ogni giorno portava un pane tolto alla mensa del suo padrone Gottardo: ottieni a noi tutti la grazia di soffrire con inalterabile rassegnazione le infermità, le tribolazioni, le disgrazie tutte di questa vita, nell'attesa costante e fiduciosa del soccorso necessario: poiché quel che veramente serve all'uomo, può provenire solo dal Cielo.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Ottavo giorno
O fedelissimo servo di Dio che, tornando alla tua patria, estenuato dalle penitenze e in abito da pellegrino, fosti ritenuto da tutti come una spia nemica e fosti ingiustamente messo in carcere, ove penasti per cinque anni, conformandoti in tutto al divino volere: ti supplichiamo umilmente di farti per noi mediatore in Cielo perché possiamo sempre, col tuo esempio, sopportare ogni affanno ed ogni tribolazione per amore di quel Dio che tutto dispone a sua gloria e a nostro bene.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
Nono giorno
O glorioso Santo che, vissuto nella carità e nel sacrificio, desiderasti morire nello squallore di un carcere, ignoto a tutti, lasciando solo a Dio la cura della tua reputazione: fa' che noi, dopo avere impiegate tutte le nostre forze per il bene e per la virtù, col nome di Gesù e di Maria sul labbro e nel cuore, ci addormentiamo placidamente nel Signore non curando gli onori degli uomini ma votati solo al premio infinito che il Re dell'eterna gloria tiene preparato per i suoi servi fedeli nella beatitudine del Cielo.
Pater ..., Ave ..., Gloria ...
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