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Il Vangelo della domenica

 

Te Patrem summum genitúmque Verbum ~ Te, sommo Padre e Verbo, generato

Tempo Ordinario - Solennità del Signore ~ Tempus per Annum - Sollemnitas Domini

In Festo Sanctissimæ Trinitatis 〈Sollemnitas〉

Nella Festa della Santissima Trintà 〈Solennità〉

Questa solennità ricorre ogni anno la domenica dopo Pentecoste e fu introdotta nella liturgia cattolica nel 1334 da papa Giovanni XXII. Propone uno sguardo alla realtà di Dio amore e al mistero della salvezza realizzato dal Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo. Benedetto XVI così ha spiegato questa realtà: «La prova più forte che siamo fatti ad immagine della Trinità è questa: solo l'amore ci rende felici, perché viviamo in relazione per amare e viviamo per essere amati».

Ad Officium lectionis - Hymnus

Te Patrem summum genitúmque Verbum
Flamen ac Sanctum Dóminum faténtur
únicum, quotquot paradísi amœnus
hortus adúnat.

Quam modis miris, Trias alma, vivas
pércipit nemo, tamen usque in ævum
cælites vultu sátias, alácri
voce canéntes.

Te canunt mundi statuísse molem,
Lúmine ætérno régere univérsa,
ígnibus celsi refovére Amóris
corda tuórum.

Mente permísti súperum catérvis,
iam choris illis sociámus hymnos,
qui tua optámus fore sempitérna
pace beáti.

Amen.

All'Ufficio delle Letture - Inno

Sommo Padre, Verbo generato, Spirito Santo,
ti proclamano unico Signore
tutti coloro che sono raccolti
nell'ameno giardino del Paradiso.

Nessuno comprende, o Triade santissima,
in quanti mirabili modi tu viva,
eppure con il tuo volto sazi in eterno
i cittadini del cielo, che cantano con lieta voce.

Cantano Te, che hai fissato la mole del mondo,
che con l'eterna Luce reggi l'universo,
che riscaldi il cuore dei tuoi santi
con le fiamme dell'eccelso Amore.

Con la tua mente hai radunato le schiere celesti,
ora ci uniamo agli inni di quelle schiere,
noi che speriamo di stare per sempre
beati nella tua pace.

Così sia.

All'Ufficio delle Letture - Inno

T e, sommo Padre e Verbo, generato
e Spirito Santo, confessano unico Signore
quanti il giardino ameno
del Paradiso raduna.

Nessuno comprende pienamente, o benigna Trinità,
in qual modo mirabile Tu viva,
tuttavia sazi con la Tua visione per l'eternità
gli abitanti del Cielo, che a Te inneggiano con fervore.

Essi cantano che Tu hai stabilito la mole del mondo
e reggi con sapienza eterna l'universo,
e riscaldi i cuori dei Tuoi,
con il fuoco di un eccelso amore.

Uniti con il cuore alle schiere superne,
ora ci associamo con inni a quei cori,
noi che desideriamo 〈un dì〉
trovarci beati nella Tua eterna pace.

Così sia.

* * *

 

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