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Capistrano (VV), sabato 21 dicembre 2024 ~ Ore : 17:14:03 • New York: 21/12/2024 11:14:03 • Tokyo: 22/12/2024 01:14:03 • Sydney: 22/12/2024 03:14:03

Settimana dell'anno n° 51 - Trimestre 4 [dicembre] || ♐ Sagittario ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 356 - Giorni mancanti a FineAnno: 10: Precisamente 0 anni, 0 mesi, 2 settimane, 10 giorni, 246 ore, 14805 minuti, 888356 secondi!

Il sole sorge alle ore 07:34 e tramonta alle ore 16:42 - San Pietro Canisio

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Il Vangelo della domenica

 

Veni, redémptor géntium - Vieni, redentore delle genti

Tempus Adventus, post diem 16 decembris ~Tenpo di Avvento, dopo del giorno 16 dicembre

In Officio dominicali et feriali, a die 17 ad I Vesperas Nativitatis exclusive:

Nell'Ufficio domenicale e feriale, dal 17 dicembre ai primi primi Vespri di Natale esclusi:

Ad Officium lectionis - Hymnus

Veni, redémptor géntium,
osténde partum Vírginis;
mirétur omne sæculum:
talis decet partus Deum.

Non ex viríli sémine,
sed mýstico spirámine
Verbum Dei factum est caro
fructúsque ventris flóruit.

Alvus tuméscit Vírginis,
claustrum pudóris pérmanet,
vexílla virtútum micant,
versátur in templo Deus.

Procédat e thálamo suo,
pudóris aula régia,
géminæ gigas substántiæ
alácris ut currat viam.

Egressus eius a Patre,
regressus eius ad patrem,
excursus usque ad inferos,
recursus ad sedem Dei.

Æquális ætérno Patri,
carnis tropæo cíngere,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.

Præsépe iam fulget tuum
luménque nox spirat novum,
quod nulla nox intérpolet
fidéque iugi lúceat.

Sit, Christe, rex piíssime,
tibi Patríque glória
cum Spíritu Paráclito,
in sempitérna sæcula.

Amen.

All'Ufficio delle Letture - Inno

Vieni, redentore delle genti,
rivela il parto della Vergine,
tutte le generazioni si stupiscano:
tale è il parto che si addice a Dio.

Non da seme d'uomo,
ma dall'arcano soffio dello Spirito
il Verbo di Dio si è fatto carne
ed è fiorito come frutto di un grembo.

S'inarca il grembo della Vergine,
ma il pudico chiostro rimane chiuso,
i vessilli delle virtù brillano:
Dio ha preso dimora nel Suo Tempio.

Esca dal suo talamo nuziale,
aula regia di santo pudore,
il Forte dalla duplice natura,
e corra veloce il suo cammino.

E venuto da suo Padre,
ed è tornato a Suo Padre,
discese fino agli Inferi,
riascese alla sede di Dio.

Uguale all'eterno Padre,
cingi il trofeo della carne,
rafforza con la Tua potenza
la fiacchezza del nostro corpo.

Già rifulge la Tua mangiatoia,
la notte effonde una luce nuova,
nessuna notturna tenebra la offuschi,
ma splenda per sempre di fede.

Cristo Re misericordioso a Te
e al Padre sia gloria,
insieme allo Spirto Paraclito
per i secoli dei secoli.

Così sia.

N.B. - La quinta strofa non è riportata nei "libri" vigenti.

* * *

Autore: Sant'Ambrogio

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