Sei in >> Racconti >> Non vorrei essere mai nato
Buon Giorno, visitatore, il tuo numero IP è : 18.219.231.197 - Fanne buon uso ;-) — Pasqua sarà e⁄o è stata il 31/03/2024
Capistrano (VV), giovedì 21 novembre 2024 ~ Ore : 11:22:33 • New York: 21/11/2024 05:22:33 • Tokyo: 21/11/2024 19:22:33 • Sydney: 21/11/2024 21:22:33
Settimana dell'anno n° 47 - Trimestre 4 [novembre] || ♏ Scorpione ♥ ;-) • Giorni trascorsi da InizioAnno: 326 - Giorni mancanti a FineAnno: 40: Precisamente 0 anni, 1 mesi, 6 settimane, 40 giorni, 972 ore, 58357 minuti, 3501446 secondi!
Il sole sorge alle ore 07:06 e tramonta alle ore 16:45 - Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, Madonna della Salute
Eccomi qua. Disteso sul letto. Con questo corpo sgraziato 〈privo veramente di grazia〉, piegato e piagato.
Le gambe atrofiche e rinsecchite, i piedi ricurvi, le braccia perennemente ripiegate e i polsi curvi in modo innaturale. I
movimenti a scatto, apparentemente bruschi, impossibilitati a gesti e a movenze fluide. Lo scatto della mandibola che
impedisce alla parola di trovare un suo senso.
Fisso il muro bianco che mi trovo in alto e penso:
«Io non sono questo corpo, io sono una cosa, un organismo, tutti mi
vedono come un organismo. Sono "sezionato", diviso, scomposto, separato. Io "sono" un corpo
inefficiente, malandato e sofferente, sono squilibrato e sbilanciato, malfermo e disarmonico. Non c'è
sguardo di desiderio su questo corpo, non c'è struggimento, ansia o bramosia in cui perdere i propri
sensi. Respiro e solo ascolto il silenzio. Sento un battito lento e regolare; è un suono sordo, cupo, lieve. Nelle
profondità della carne continua il suo interminabile pulsare, nessuno mai ha sentito l'eco di questa
vibrazione, è un suono segreto, celato e riposto. La finestra è aperta, spira il vento e la brezza; ecco,
solo loro mi accarezzano, non gli ripugna sfiorarmi il corpo delicatamente, serpeggiare fra le mie dita, scompigliare i
capelli e insinuarsi fra le pieghe più segrete. Chiudo gli occhi e lascio che ogni fibra del mio corpo assapori il
brivido delicato dato dal vento e porti con sé un segreto d'amore.
Ho bisogno di un dono, il dono di uno sguardo d'amore, uno sguardo di memoria e di ricordo, ma so che resterò da solo su questo letto lindo e con un pensiero che si dipinge nella mia mente e che dice: non vorrei essere nato mai»
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